Apple non può pensare che nemmeno gli utenti più appassionati e fedeli siano disposti a pagare 9,99 dollari al mese per 13 serie TV originali: è solo questione di tempo e Apple comprerà un servizio streaming TV oppure una società media.
È questo in sintesi quanto sostiene Tim Goodman di Hollywood reporter: l’esperto di cinema, televisione e spettacolo statunitense non ha dubbi. Il suo ragionamento parte da alcuni indizi rilevati nelle mosse di Apple nell’acquisizione e produzione di contenuti, oltre che dallo stato attuale del mercato e dell’offerta.
Negli scorsi giorni è emerso l’acquisto di Apple della serie TV Calls, format originale di cui Cupertino realizzerà la versione inglese ma che la multinazionale ha comprato anche nella versione originale francese. Questa mossa lascia ipotizzare che Cupertino stia già progettando un servizio streaming TV internazionale.
Stesso discorso per l’accordo stipulato da Apple con Seasam Street per produrre contenuti originali per bambini e ragazzi, un settore altamente competitivo in cui Apple ha deciso di entrare e che ancora una volta lascia ipotizzare in arrivo piano e servizio streaming TV di Apple con una scala impensabile forse anche solo un mese fa.
Infatti negli scorsi mesi sono emerse diverse ipotesi sui piani di Apple in questo settore, fino a prevedere un servizio streaming TV a un prezzo inferiore a quello minimo oggi richiesto da Netflix oppure, all’opposto contenuti TV e video completamente gratuiti per gli utenti dei dispositivi Apple.
Da qui la considerazione finale «Apple non può davvero pensare che la sua legione di clienti fedeli al marchio pagherà anche qualcosa di vicino ai 9,99 dollari al mese per una dozzina di serie che potrebbero non essere poi così grandi, potrebbero essere di varia qualità dal punto di vista creativo oppure, se vogliamo essere follemente ottimisti, anche se tutti e 13 fossero brillanti. Apple non può pensare che la gente lo farà, vero?».
Sempre negli scorsi mesi erano emerse indiscrezioni sull’interesse di Apple per acquistare Time Warner, poi invece comprata da AT&T. Nel frattempo Eddy Cue ha escluso in una intervista che Apple possa comprare società come Disney o Netflix, perché Cupertino non è mai stata interessata nell’acquisire grandi società, ma preferisce comprare team più piccoli e tecnologie che poi sviluppa, migliora e integra nel proprio ecosistema.