Apple si prepara a entrare con forza nel mondo della Realtà Virtuale con un suo visore dedicato che, si dice, sarà pronto entro il 2020. Nel frattempo, avrebbe acquisito Vrvana, una startup di Montreal (Canada) nota per un visore denominato Totem recensito sempre positivamente da chi ha avuto modo di provarlo ma finora mai effettivamente commercializzato.
L’affare, riporta il sito TechCrunch citando sue non meglio precisate fonti, sarebbe costato ad Apple 30 milioni di dollari. La redazione di TechCrunch si è messa in contatto con Apple ma quest’ultima non ha voluto rilasciare commenti ma non ha neanche negato la voce. Neanche Vrvana ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Diversi dipendenti di Vrvana lavorerebbero già da qualche tempo per Apple in California; il sito di Vrvana è al momento attivo ma non sono da mesi riportate novità e gli account social non sono aggiornati da agosto. Non è chiaro qual è il prodotto o la tecnologia che avrebbe stuzzicato l’interesse di Apple; i canadesi hanno nei mesi passati lavorato con Valve, Tesla, Audi e altri siglando sempre specifici accordi di non divulgazione.
L’unico prodotto noto di Vrvana è Totem, dispositivo per la “realtà estesa” (mostrato in alcune occasioni ma non commercializzato) che sfrutta sia tecnologie di realtà virtuale, sia di realtà aumentata consentendo entrambe le esperienze con un solo visore.
Il form factor del dispositivo in questione è simile a quello di altri visori VR con la peculiarità di essere dotato di due videocamere (poste in corrispondenza degli occhi) che riprendono l’ambiente circostante permettendo così di passare in qualsiasi momento dal mondo virtuale a quello reale senza doversi sfilare il casco.
Il dispositivo, inoltre, consente il rilevamento della posizione della testa senza l’ausilio di altri accessori (come avviene con Oculus Rift, Samsung Gear VR e Morpheus di Sony che allo scopo hanno bisogno di una videocamera esterna). Oltre ad un display OLED 1080p con campo visivo di 90°, è sfruttato un processore video per ridurre la latenza e lenti con messa a fuoco individuale.
L’approccio di Vrvana è diverso rispetto a quello di competitor come l’HoloLens di Microsoft caratterizzato da lenti trasparenti e in grado di mostrare proiezioni olografiche nell’ambiente circostante. Tra i vantaggi del Totem la possibilità di mostrare in overlay, con aree totalmente opache, animazioni true-color su immagini reali anziché le immagini con effetto fantasma che mostrano altri visori, un dispositivo perfetto per miscelare ambienti AR/VR.
Numerose indiscrezioni su un visore Apple per la realtà aumentata circolano da tempo e all’inizio di questo mese è circolato persino il nome di un nuovo sistema operativo, rOS (reality operating system), che dovrebbe essere quello che Apple sta sviluppando per il suo futuro visore.
Pochi giorni addietro il vipresidente di Quanta, importante fornitore di Apple (è l’azienda che assembla MacBook e Apple Watch), parlando con la stampa ha dichiarato che la sua azienda sta lavorando su progetti legati alla Realtà Aumentata. Leung non ha ovviamente nominato la società per la quale la sua azienda sta lavorando, ma gli analisti puntano il dito in direzione di Cupertino.