Com’è facile immaginare, Apple cerca costantemente di migliorare l’autonomia delle batterie integrate nei suoi dispositivi. A questo scopo – riporta 9to5Mac– la Mela ha acquisito dalla startup canadese Novonix, un macchinario di test specifico per prove sugli accumulatori. Novonix non è una startup anonima ma ha già lavorato con Tesla in virtù di sue competenze nella coulombometria di precisione che consentono di valutare la durata delle celle a ioni di litio.
I macchinari in questione sono stati sviluppati da un centro di ricerche industriali legato al canadese NSERC (Natural Sciences and Engineering Research Council) agenzia canadese di finanziamento a sostegno della ricerca e dell’innovazione. Jeff Dahn, ricercatore della Dalhousie university di Halifax, in Canada, ha contribuito in vari modi allo sviluppo di tecnologie per questa tipologia di accumulatori, è a capo di un dipartimento che dall’anno scorso lavora per l’azienda automobilistica statunitense. In questo contesto, e con l’aiuto di questi macchinari, il team guidato da Jeff Dahn è riuscito a creare batterie che offrono autonoma raddoppiata rispetto alle generazioni precedenti. Durante un discorso al MIT questa settimana, Jeff Dahn ha confermato che Apple è uno dei clienti della startup, così come ATL, uno dei fornitori di Apple per le batterie.