Apple ha deciso di acquistare una parte di Dialog Semiconductor, produttore europeo che consentirà alla multinazionale di Cupertino di migliorare ancora il design dei suoi chip. Si tratta di un affare da 300 milioni di dollari cash per ottenere la licenza di tecnologie concernenti la gestione dell’alimentazione, 300 ingegneri e vari asset. È previsto un ulteriore impegno di 300 milioni nei prossimi tre anni, riferisce TechCrunch, per differenti e non meglio precisati prodotti Dialog.
Per Apple si tratta di una delle più grandi acquisizioni di sempre per quanto riguarda l’organico coinvolto. La società di Cupertino non acquisisce l’azienda nella sua interezza ma i 300 ingegneri che lavoreranno per Apple rappresentano il 16% di tutto il personale e, a quanto pare, lavorano già da anni a stretto contatto con i colleghi di Cupertino che si occupano della progettazione dei SoC integrati in iPad e iPhone.
«Dialog ha profonde competenze nello sviluppo dei chip» ha dichiarato (PDF) Johny Srouji, Senior Vice President di Apple responsabile hardware «E siamo elettrizzati dall’idea di avere con noi questo talentuoso gruppo di ingegneri che da lungo tempo sostengono i nostri prodotti e che ora lavoreranno direttamente per Apple». «La nostra relazione con Dialog risale fino ai primi iPhone, e siamo impazienti di continuare il lungo e duraturo rapporto con loro».
Lo scorso anno Nikkei aveva evidenziato la volontà di Apple di fare un ulteriore passo verso la progettazione interna di componenti fondamentali. Prima i processori Apple Ax, poi i sensori per le impronte, poi i coprocessori grafici mobile, il chip Apple W1 per cuffie e auricolari wireless e ora il chip per la gestione dell’alimentazione.
L’indiscrezione di Nikkei ora è diventata realtà. Il controllo di Cupertino su tecnologie e chip fondamentali è andato via via crescendo nel tempo e ora Apple si appresta a sfoderare un altro colpo magistrale: la progettazione interna completa del suo primo chip di gestione dell’alimentazione, una componente strategica in un mercato sempre più dominato da dispositivi mobile che funzionano a batteria. Questo chip infatti controlla la ricarica, la gestione delle batterie e anche i consumi di energia.
Dialog Semiconductor ha una sede anche in Italia, a Livorno, dove nel 2013 è stato inaugurato un centro di ricerca e design di semiconduttori. Il centro italiano collabora con l’Università di Pisa e studia, tra le altre cose, modi di ridurre i consumi dei circuiti elettronici per far durare di più le batterie degli smartphone.