BookLamp è nuovo acquisto di Apple nel mondo delle società che offrono tecnologie innovative, utili ad arricchire le funzioni di alcuni servizi chiave. L’azienda che Cupertino conferma di avere incorporato senza, come sempre, fornire indicazioni su tipo di finalità che si prefigge nè prezzo pagato, ha costruito un sistema capace di analizzare il contenuto dei libri leggendone, si potrebbe dire, il DNA per offrire uno spaccato sulla tipologia del contenuto e quindi raccomandare letture suddivise sulla base dell’interesse.
Dal punto di vista pratico, BookLamp legge letteralmente un libro usando un motore di interpretazione. Successivamente divide il libro in 100 “scene” e 32160 punti di interesse, andando alla ricerca di 100 tipologia di scena. «BookLamp – spiega Publishning Perspective in un articolo di qualche tempo fa – quantifica elementi come il movimento, il ritmo, le parti descrittive, i dialoghi, elementi della storia come “pistola, fucile, armi”, “descrizioni esplicite di atteggiamenti intimi” oppure “Ambienti di un ufficio” e crea un profilo del libro. Ad esempio Il Codice da Vinci offre il 18,6% di contenuti rivolti alla religione e alle istituzioni religiose, il 9,4% in Polizia e Investigazioni su assassini, l’8.2 su Arte e Gallerie, il 6,7% su Società Segrete e Comunità». Facendo una ricerca sul sito di BookLamp si può (o meglio si poteva perchè ora il sito è chiuso in seguito all’acquisto da parte di Apple), trovare un libro e vedere quali libri si avvicinavano di più al sulla sua tipologia. Come aveva spiegato qualche tempo fa il fondatore Aaron Stanton, che aveva iniziato il progetto quando era ancora uno studente, lo scopo era costruire un database vivente di libri al quale si potevano rivolgere non solo i lettori, ma anche gli autori che avrebbero potuto chiedere di veder analizzato i proprio lavoro ed essere scoperti o riscoperti in un contesto di genere e tipologia.
Stanton ad un certo punto della sua vicenda imprenditoriale ha provato anche a contattare Google, per verificare se ci fosse un interesse da parte di Big G a questa tecnologia e svolto anche un incontro con i vertici dell’azienda, poi ha presentato il progetto a Matthew Jockers, un professore di linguistica computazionale alla università di Stanford che ha fornito il suo aiuto per sviluppare il protocollo di analisi stilistica contestuale.BookLamp aveva già lavorato con alcuni grandi rivenditori come Amazon e la stessa Apple, per creare un sistema di raccomandazione; le due realtà quindi si conoscevano per un rapporto di collaborazione. Secondo TechCruch Apple e BookLamp hanno prima discusso sulla possibilità di rafforzare la partneship, poi si sono confrontati sulla prospettiva strategica con Apple che ha chiesto che il lavoro di implementazione del motore di analisi, fosse di suo esclusivo utilizzo. Da qui è arrivata la trattativa per la cessione dell’azienda.
È facile pensare che Apple sia interessata a BookLamp per migliorare il sistema di raccomandazione di iBookstore e il motore di ricerca. Usando il sistema di analisi dei contenuti diventerà possibile avere, ad esempio, un profilo del proprio percorso di lettura e vedere quali altri libri si avvicinano a quelli che abbiamo già letto.Apple avrebbe pagato tra i 10 e i 15 milioni di dollari l’acquisizione. Attualmente il sito è stato chiuso; secondo le fonti di stampa numerosi dipendenti si sono trasferiti a Cupertino.