Dopo aver interrotto le pubblicazioni per un paio d’anni, la rivista Typographica è ritornata a pubblicare articoli on line e in uno dei nuovi articoli a firma di Si Daniels, Lead Program manager che si occupa di font in Microsoft, si parla di caratteri e di come il font Apple Color Emoji rappresenti una rilevante pietra miliare nella storia e nella standardizzazione dei caratteri tipografici.
I font multicolore non sono una novità ed esistono da anni, tuttavia è la prima volta che un sistema operativo moderno e a larga diffusione include una simile polizza di serie. Benché la tecnologia sottostante sia semplice e prevede l’inclusione di due sole varianti, Apple, con l’inclusione di serie nel sisema operativo ha dato uno stimolo all’adozione dei caratteri colorati.
I glifi utilizzati in questo carattere sono codificati secondo le norme Unicode (consorzio internazionale che si occupa dell’interoperabilità nel trattamento informatico dei testi in lingue diverse). Caratteri con le identiche simbologie sono stati inclusi nel recentemente ratificato standard Unicode 6.0, tenendo conto dei simboli Emoji al pari delle simbologie degli alfabeti latini e altri sistemi di scrittura standardizzati da Unicode. È possibile eseguire ricerche tra i messaggi e i documenti con simboli Emoji e questi font sono inclusi di serie anche in Windows Phone 7.5, nei dispositivi con iOS e nella Developer Preview di Windows 8.
Aver adottato questa simbologia permetterà di aprire le porte ad altre codifiche e simbologie, un po’ come accaduto con i simboli ormai considerati standard presenti all’interno di font come Wingdings e Webdings. Per Daniels il font Emoji rappresenta una pietra miliare nel settore, uno di quei passaggi rilevanti che avviene ogni dieci o forse anche vent’anni.
È possibile utilizzare i caratteri Emoji in OS X 10.7 da quasi tutte le applicazioni moderne; in Textedit, ad esempio, è sufficiente selezionare dal menu “Composizione” la voce “Caratteri speciali”, da qui scegliere “Emoji”, la categoria e il simbolo interessato e fare doppio click per inserire il font nel documento aperto.
[A cura di Mauro Notarianni]