Apple starebbe lavorando per estendere il range delle funzionalità di ricarica wireless dei futuri iPhone, collaborando con Energous, azienda californiana che ha creato un’emergente tecnologia di ricarica wireless denominata WattUp che usa le radiofrequenze per caricare dispositivi fino a 4 metri e mezzo di distanza.
Non c’è alcuna prova concreta della relazione tra Energous e Apple ma l’indiscrezione nasce da riscontri individuati da Disruptive Tech Research, tra i quali i partner (TSMC e Foxconn) con i quali collabora (nomi che a loro volta sono legati ad Apple), l’adesione all’ANSI (organizzazione che negli USA definisce standard industriali) per la creazione di standard per la ricarica wireless con verifiche di conformità ma anche e soprattutto il fatto che il suo sistema di ricarica wireless è l’unica soluzione a lunga distanza quasi pronto al lancio.
A inizio del 2015, Energous avrebbe siglato contratti con una non precisata importante società tra le prime cinque al mondo nel settore dell’elettronica. I nomi non sono stati riportati ma a quello di Apple si arriverebbe per esclusione. Le funzioni di ricarica wireless, dette anche induttive, non sono una novità, sono già integrate in alcuni smartphone ma quelle viste finora richiedono che il dispositivo sia molto vicino alla base, rendendo dubbia la loro effettiva utilità. Phil Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple, in passato ha definito non ancora matura questa tecnologia, perché, per l’appunto, questa ha comunque bisogno di una base vicina collegata a una presa elettrica, non portando nessun vantaggio.
La tecnologia di WattUp permette di ricaricare le batterie di dispositivi che richiedono meno di 10 watt sfruttando un meccanismo simile al WiFi. Il meccanismo richiede il WattUp Power Router (il “trasmettitore”) per la trasmissione della radiofrequenza e dispositivi con integrato il WattUp receive (specifiche antenne in miniatura) in grado di convertire i segnali RF in alimentazione per la batteria. Se Apple riterrà che la tecnologia in questione elimini le problematiche tipiche di questi prodotti (es. i tempi lunghi di ricarica in particolare quando nelle vicinanze ci sono più dispositivi), non è da escludere che potremmo vederla in futuri prodotti.