In un solo giorno Apple ha chiuso due servizi: il 30 settembre hanno infatti cessato di esistere il servizio social dedicato alla musica Ping e anche Chomp il motore di ricerca dedicato alle app che Cupertino ha acquisito in febbraio.
Nonostante il grade successo iniziale il servizio social-musicale di Apple Ping, lanciato come nuova funzione integrata in iTunes nel 2010, è stato man mano abbandonato dagli utenti e anche dagli artisti per la mancata integrazione con Facebook. L’annuncio dell’abbandono da parte di Cupertino è arrivato presto: già nel secondo compleanno di Ping, Apple annunciò che il servizio non avrebbe più accolto nuovi utenti. La preferenza degli utenti per l’impiego dei servizi social già esistenti anche per condividere preferiti di iTunes e segnalazioni musicali è stata riconosciuta da Apple prima con l’integrazione di Twitter e a breve anche con l’integrazione diretta di Facebook che sarà completata con il rilascio di iTunes 11 atteso prossimamente.
Per quanto riguarda invece Chomp si tratta di un servizio per la ricerca delle app creato originariamente da una società esterna, acquisita da Apple a febbraio per una somma che si vocifera nell’ordine dei 50 milioni di dollari. A differenza del motore di ricerca di App Store, Chomp permetteva di individuare app non solo in base al titolo e al genere, ma anche inserendo frasi e termini generici.
Chomp era disponibile sia per iOS che per Android e rendeva più semplice l’individuazione di giochi e app in modo più preciso nel sempre più affollato panorama degli store digitali mobile, scartando inoltre le app con giudizi bassi. Dopo l’acquisizione di febbraio da parte di Apple, il sito web e l’app hanno cessato di erogare funzioni di ricerca per il mondo Android, mentre le funzioni di Chomp sono state direttamente integrate nell’ultima versione di App Store resa disponibile al pubblico con iOS 6. Non sorprende così che Cupertino abbia deciso di interrompere anche il servizio web e l’app per iOS: le tecnologie e le funzioni di Chomp continueranno a essere disponibili e milgiorate all’interno dell’App Store della Mela: Apple ha assunto la maggior parte dei dipendenti della startup originaria.