L’assunzione di nuovo personale nelle fabbriche di Foxconn in Cina dove si produce l’iPhone si sta svolgendo in anticipo rispetto alla tradizionale tabella di marcia, probabilmente per non partire in ritardo quando la produzione di iPhone 14 sarà pronta.
A chiedere a Foxconn di anticipare le assunzioni di nuovi lavoratori sarebbe stata a quanto pare la stessa Apple, anticipando le assunzioni di due mesi rispetto agli anni passati.
Il 3 maggio sono circolate voci secondo le quali Foxconn avrebbe iniziato la tradizionale assunzione di nuovi dipendenti per gli stabilimenti produttivi di Zhengzhou, in anticipo rispetto al tradizionale calendario stagionale. L’iniziativa era stata bloccata dal lockdown ma sembra che Apple abbia espressamente richiesto di riprendere le selezioni.
Stando a quanto riferisce il sito UDN, l’obiettivo è assicurarsi che ci sia manodopera sufficiente per la costruzione dei nuovi dispositivi, minimizzare l’impatto delle chiusure locali e di potenziali interruzioni nelle catene di fornitura in vista di ulteriori lockdown.
I dirigenti di Apple sarebbero preoccupati riguardo la capacità produttiva, e vogliono essere sicuri che la produzione venga avviata con due mesi di anticipo, tenendo conto che sarebbero stati inizialmente chiesti almeno 30 milioni di unità.
Si vocifera di Apple sempre più interessata anche ad altre nazioni, con l’obiettivo di ridurre la sua dipendenza dalla produzione in Cina. Cupertino sta accelerando su questo fronte e avrebbe richiesto ad alcuni fornitori di incrementare produzione e stabilimenti in India e Vietnam. Nei giorni scorsi Tim Cook ha incontrato il primo ministro del Vietnam per discutere di produzione manifatturiera, commercio e investimenti.