Apple ha proposto un accordo all’antitrust sudcoreano, una soluzione extra giudiziale che, se sarà accolta, permetterà alla filiale locale di Cupertino di evitare il procedimento penale per l’accusa di abuso di posizione dominante e di pratiche commerciali sleali nei confronti degli operatori di telefonia mobile locali.
I problemi di Apple con l’antitrust della Corea del Sud sono iniziati nel 2015, poi aggravati nel 2016 con l’avvio di una indagine sulle condizioni imposte da Apple agli operatori locali. Ha fatto anche scalpore un raid delle forze dell’ordine del Paese negli uffici Apple a fine novembre del 2017, proprio alla vigilia del lancio di iPhone X.
Indagini e accertamenti alla ricerca di prove di quanto sostenuto da anni dall’antitrust sudcoreano, secondo il quale Apple avrebbe abusato della propria posizione dominante per imporre condizioni sleali agli operatori locali.
Secondo le accuse Cupertino impone agli operatori l’acquisto di quantitativi minimi di ogni modello di iPhone, obbliga a sostenere parte dei costi di riparazione o sostituzione in garanzia, infine impone agli operatori di mandare in onda e di pagare i proprie spot TV di iPhone.
Per chiudere l’indagine evitando multa e accusa, Apple ha presentato un accordo all’antitrust sudcoreano: secondo alcuni osservatori la proposta di un accordo fuori dalle aule del tribunale rappresenta una ammissione di colpevolezza da parte di Cupertino.
La proposta della filiale locale di Cupertino è stata presentata il 4 giugno, ma annunciata solo oggi dalla Fair Trade Commission, secondo quanto segnala il Korea Herald. I dettagli della proposta non sono stati divulgati: solitamente in accordi extra giudiziali di questo tipo la società accusata si impegna a modificare le sue strategie e politiche commerciali, acconsentendo a versare una penalità pecuniaria più contenuta rispetto a quanto dovuto in caso di processo o, in alternativa, una somma da destinare a un progetto di pubblica utilità.
Con l’annuncio che la proposta di Apple è stata presa in considerazione, la Fair Trade Commission sospende l’indagine in corso da anni. Nelle prossime settimane l’antitrust sudcoreano annuncerà se accoglierà o meno la proposta di accordo di Apple.