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Il cavo USB reversibile di Apple proteggerà il suo mercato Lightning

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Dietro al cavo USB reversibile c’è la volontà di Apple di proteggere il suo mercato dei cavi Lightning? L’ipotesi sorge da una analisi del contesto e dalle mosse compiute da Apple in preparazione del lancio di questa soluzione, non troppo originale (in commercio ci sono anche altri produttori di spine USB reversibili), ma che potrebbe essere molto preziosa per recintare la sua nicchia di mercato, oggi assediata da un agguerrito esercito di concorrenti.

Attualmente per Apple sta diventando molto difficile vendere i suoi cavi Lightning. Al prezzo di 20 euro l’uno non sono più competitivi sul mercato non solo per le aziende cinesi senza nome che lanciano quotidianamente cavi anche a 0,99 euro, ovvero un ventesimo del prezzo del cavo Apple, ma anche per gli ormai numerosi e rispettabili concorrenti che hanno acquistato in licenza il diritto a produrre cavi MFI, quindi certificati. Questa categoria di accessori è ora giunta a costare la metà rispetto al cavo Apple e senza alcun compromesso nè su compatibilità nè su qualità

In questo scenario un cavo Lightnig con connettore USB reversibile venduto a 20 euro, potrebbe avere un senso commerciale e giustificare la differenza di prezzo con i cavi Lightning MFI da 9,99 euro. Un vantaggio che Apple, potrebbe facilmente continuare a mantenere anche in futuro, non dando la certificazione MFI ai cavi con connettore USB reversibile che imita il suo brevetto e non concedendolo in licenza.

In ogni caso ben difficilmente Apple ha trovato l’arma finale per battere l’esercito dei cloni. Chi non si preoccupa di avere la certificazione MFI non smetterà di produrre cavi a basso costo, compatibili con MFI e ci sarà anche chi produrrà cavi reversibili con Lightning. Anzi già c’è chi lo fa, come dimostra Truffol che commercializza un cavo Lightning (foto qui sotto) che fa quel che dovrebbe fare il presunto cavo Apple: essere inseribile nella porta USB indifferentemente dalla direzione. Il cavo Truffol, ovviamente non certificato da Apple, è basato su un sistema adottato anche da altri produttori  (come la nota Lindy) che hanno già prodotti simili sul mercato, anche se nessuna ha mai prodotto un accessorio compatibile USB-Lightining.

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Un altro problema per Apple, potrebbe essere la presenza sul mercato di produttori che hanno già ottenuto un brevetto per rendere una spina USB reversibile. Tra di essi si segnala UltraTek che ha vende in licenza la sua tecnologia, denominata FlipperUsb, ad alcuni produttori. Al momento non è chiaro se il sistema usato da Apple è in qualche modo simile a quello di UltraTek o di altre realtà che operano in questo settore, ma sembra abbastanza probabile che se Apple commercializzerà il suo cavo, possano partire cause legali incentrare sulle proprietà intellettuali.

In alternativa, anche se Apple potrà dimostrare di avere pieno diritto di produrre questo cavo, UltreTek potrebbe vendere il suo brevetto, già regolarmente registrato, a chi produce un cavo Lightning. A quel punto Apple potrebbe sempre dire “no” a chi chiederà la certificazione MFI su cavi con connettore reversibile, ma questo potrebbe scatenare una battaglia che sconfinerebbe dalla questione puramente incentrata sulle proprietà intellettuali, per arrivare all’antitrust. Ma qui forse ci stiamo spingendo troppo avanti.

 

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