Apple non ha mai parlato ufficialmente di Apple Car ma su qualcosa legato ai veicoli sicuramente sta lavorando. Non si spiegherebbero altrimenti le tantissime assunzioni di ingegneri ed esperti di settore, con competenze specifiche nel settore automotive.
Molti osservatori danno per scontato l’arrivo nel settore auto di Apple ma non è un campo nel quale è possibile improvvisarsi. Servono non solo le competenze ma anche anni per creare infrastrutture di supporto, di analisi e test.
I problemi di Apple Car
Il cosiddetto “Project Titan” – nome in condice interno dietro a cui si celerebbe l’auto elettrica della Mela – secondo le voci circolate finora doveva essere svelato nel 2019 ma le ultime indiscrezioni parlano di ritardi, con l’anno di riferimento ora spostato al 2021 in virtù di problematiche varie riscontrate dal gruppo ingegneristico impegnato sul progetto.
Le prime presunte voci su problemi nel progetto Apple Car sono circolate all’inizio di quest’anno. L’uomo che sarebbe stato a capo del team “Project Titan”, Steve Zadesky, ha asciato la multinazionale di Cupertino a gennaio, e il suo posto occupato ora da Chris Porritt, in passato Vice Presidente responsabile Vehicle Engineering di Tesla.
Tra le difficoltà riscontrate da Apple, l’elaborazione e la raccolta dei dati dai vari sensori a bordo, un elemento che non dovrebbe essere difficile da risolvere per un’azienda che per anni si è occupata di software ma complicato dall’enorme quantità di dati che è necessario gestire: 2 giga per ogni miglio percorso e che è necessario conservare ed elaborare su server in remoto. Sembra che per risolvere questo specifico problema Apple abbia dirottato sul progetto alcuni impiegati-chiave finora impegnati del team Siri.
Si dice che su Project Titan lavorino almeno 1.000 ingegneri e che dipartimenti di ricerca e sviluppo ad hoc siano attivi a Sunnyvale (California) e Berlino (Germania).