La fantomatica Apple Car, sulla quale la società sta lavorando da anni, non potrà essere interamente realizzata da Cupertino, ma Apple dovrà giocoforza avviare una partnership con uno o più specialisti del settore: rispetto ai produttori di auto tradizionali, Apple ha ad ogni modo un vantaggio: la possibilità di progettare in casa i chip di cui ha bisogno e che sono ormai fondamentali in qualsiasi veicolo.
Secondo ricerche di Gartner, entro il 2025 la carenza di microchip e trend quali l’elettrificazione e la guida autonoma obbligheranno i primi dieci produttori al mondo nel settore automotive a progettare in proprio i chip di cui hanno bisogno, controllando di conseguenza la tabella di marcia dei prodotti e relative catene di approvvigionamento.
La filiera dei semiconduttori per il mondo automotive è complessa, spiega Gaurav Gupta, research vice president di Gartner, evidenziando la grande complessità che si manifesta nella ramificazione dei produttori. I produttori di chip erano finora considerati gli ultimi anelli della catena produttiva che dai Tier 3, i più vicini alle materie prime, passa attraverso i Tier 2, fornitori di componenti, e i Tier 1, fornitori di pezzi già assemblati. Gupta, riferisce che mentre prima gli OEM (Original Equipement Manufacturer) del mondo automotive erano quasi invisibili, ora questi dettano maggiore controllo sulla fornitura dei semiconduttori.
La carenza di microchip riguarda principalmente tecnologie di nodi maturi, con chip fabbricati con wafer da 8″ che rende complessa la capacità di espansione, un elemento che potrebbe portare alcuni big del mondo automotive a pensare di progettare in casa i chip di cui hanno bisogno.
La futuribile Apple Car da questo punto di vista è avvantaggiata: Apple progetta già alcuni chip e i processori di Mac, iPhone, iPad, Apple Watch e altri dispositivi: creare processori destinati ai veicoli non dovrebbe essere un problema e ha tutta l’esperienza necessaria su questo versante. Apple a parte, si apre un mercato d’oro per produttori quali TSMC e Samsung, che forniscono l’accesso ai processi di produzione e proprietà intellettuali avanzati che rendono relativamente semplice la progettazione di chip “su misura”.
Gartner prevede che entro il 2025 il prezzo medio di nuovi veicoli che vedremo sui mercati statunitensi e tedeschi sarà superiore ai 50.000 dollari, portando molti utenti a optare per la riparazione e la manutenzione dei veicoli più vecchi. L’accelerazione dei prezzi dovrebbe comportare la riduzione nel numero complessivo di vendite di veicoli, aumentando il mercato dei componenti di ricambio, con le persone che cercheranno di mantenere più a lungo i veicoli che hanno già.
Strategy Analitics nello studio “2022: The Year When Imaging Radar Enters Automotive” prevede miglioramenti nelle tecnologie radar, nei sistemi Adas (Advanced Driver Assistance Systems) e futuri sistemi di guida autonoma, con un incremento della domanda di sensori e chip legati all’imaging e al rilevamento radar in generale.
Per tutti gli articoli di macitynet che trattano di automobili, veicoli elettrici e mobilità smart rimandiamo alla sezione ViaggiareSmart del nostro sito.