L’oracolo di Taiwan Ming-Chi Kuo anticipa un cambio storico del colosso di Cupertino: non tutti gli iPhone saranno creati uguali, perché secondo l’analista Apple cambia strategia e a partire da quest’anno non impiegherà più il suo chip mobile più recente e potente negli iPhone di fascia base e media, per riservarlo esclusivamente ai modelli Pro.
Finora si pensava che questo cambio di strategia fosse dovuto alla particolare situazione globale, soprattutto per la scarsità di chip e componenti, quindi una scelta temporanea e prevista solo per la serie iPhone 14 in arrivo a settembre di quest’anno, sia da Ming Chi Kuo che da Mark Gurman, ma sostenuta anche da altre fonti.
Ora per la prima volta l’attendibile analista non solo conferma l’assenza del prossimo chip Apple A16 Bionic in iPhone 14 e iPhone 14 Max, ma indica che si tratta di una nuova strategia che Apple manterrà da qui ai prossimi anni. In particolare per i modelli iPhone 14 non Pro si prevede lo stesso A15 Bionic di quest’anno, oppure una versione leggermente modificata e migliorata a cui Apple potrebbe cambiare nome per svecchiarlo un po’.
Da sempre Apple diversifica la gamma iPhone con specifiche tecniche, di design e funzioni esclusive per i modelli Pro. Ma da sempre tutti i modelli della stessa famiglia funzionano con lo stesso processore top di ultima generazione. Finora.
Secondo l’analista il cambio di strategia è una scelta vincente per la multinazionale perché spingerà un maggior numero di utenti a preferire l’acquisto dei modelli Pro più costosi, andando così ad aumentare ulteriormente il già elevato prezzo medio di vendita degli iPhone. Come per le serie precedenti, per gli iPhone 14 Pro si prevedeva una percentuale di vendite compresa tra il 40-50%, mentre ora la stima è rivista al rialzo fino al 60%.
Rileviamo che per Mark Gurman la scelta di Apple potrebbe essere dettata anche dalla forte accelerazione nello sviluppo di chip e processori per Mac, che ha tolto risorse alle divisioni che si occupano di chip mobile per iPhone, iPad e Apple Watch.
La mossa di Apple può sorprendere, ma osservando attentamente si nota che più che un cambio storico si tratta di una estensione a iPhone di una strategia già introdotta con successo prima in iPad, con i modelli top dotati di chip e processori serie M uguali a quelli dei Mac, mentre i modelli base e di fascia media proposti con gli stessi processori mobile di iPhone e iPad.
Nella sua newsletter Power On Gurman ha previsto AirPods Pro 2 senza sensore cardio e di temperatura e rivelato che Apple lavora ancora a un iMac Pro forse con chip M3. Tutto quello che sappiamo finora sui terminali iPhone 14 è in questo approfondimento di macitynet.