Al Patent and Trademark Office statunitense, Apple ha richiesto un brevetto per input ibrido che sfrutta movimento e touch, permettendo di creare un dispositivo di controllo che offre buona libertà di movimento e con integrati meccanismi con avanzati controlli di precisione.
“Hybrid Inertial and Touch Sensing Input Device” è nome con il quale Apple ha richiesto il brevetto; questo sembra integrare il meglio di molte tecnologie di input attuali: mouse, trackball e trackpad. Un mouse per computer tipicamente sfrutta un sensore ottico oppure (nei vecchi modelli) rotelle poste a 90 gradi l’una dall’altra che, a contatto con una pallina determinano il movimento orizzontale e verticale. I moderni trackpad come quello multitouch dei MacBook ricorrono a un segnale capacitivo che sfrutta proprietà elettriche del corpo e materiale conduttivo per l’input. Altri dispositivi di input ancora sfruttano accelerometri e sensori inerziali per individuare il movimento e trasformare il risultato nella posizione che assumerà il cursore sullo schermo.
Tutte queste modalità di input hanno vantaggi e svantaggi. Come si afferma nel brevetto di Apple, “molti, se non tutti, i dispositivi di input convenzionali, sono inadeguati nel tracciare finemente i movimenti, anche quelli grandi”. I metodi di input che sfruttano l’inerzia (trascinando e rilasciando il mouse), permettono di tracciare grandi aree ma hanno vari limiti quando è necessario tracciare di fino gli spostamenti; i trackpad, d’altra parte, sono eccellenti per identificare la riproduzione di vari movimenti, ma richiedono all’utente maggiore sforzo rispetto a un mouse per seguire il cursore lungo lo schermo.
Molti dispositivi sfruttano il software (con utility specifiche integrate nel sistema operativo), per sopperire a limitazioni hardware. Nel brevetto di Apple è l’hardware stesso a integrare tecnologie per la gestione dei sensori di movimento e l’utilizzo come touch pad di precisione. Nella richiesta di paternità è spiegato lo sfruttamento di due procedimenti: calcolo della velocità e dell’accelerazione e l’uso dei dati del sensore touch. I due procedimenti generano il segnale di output e il conseguente movimento del cursore sullo schermo. Un problema che si ottiene combinando i due fattori di forma (mouse/trackpad) è che il dispositivo non ha modo di sapere quando deve usare i dati dell’accelerometro e quando quelli del trackpad: un particolare meccanismo (in grado di rilevare soglie di segnali) è in grado di comprendere quando utilizzare il tatto e quando il movimento. Per comprendere velocità è misurata l’accelerazione delle dita; i segnali touch possono essere individuati da una particolare posizione o dalla pressione delle dita.
Come sempre ricordiamo che Apple annualmente deposita moltissimi brevetti e non è detto che questo finirà in un prodotto commerciale. Molta della tecnologia citata è ad ogni modo già intrinsecamente usata sia sui Mac, sia sui dispositivi iOS. La richiesta di brevetto in questione è stata fatta nel 2012 e nei credit si cita come inventore Farshid Hashimi.
