Dal Patent & Trademark Office statunitense si apprende dell’esistenza di cinque nuovi interessanti brevetti di Apple. Il primo riguarda la privacy e più specificatamente una modalità che impedisce ad alcune applicazioni di accedere a informazioni riservate in dispositivi che potrebbero essere Mac, iPhone o iPad. L’idea è di offrire la possibilità di attivare una modalità privacy “al volo”, comoda quando ad esempio prestiamo il nostro dispositivo a un amico affinché visualizzi un messaggio o usi qualche app, impedendo che questo acceda a elementi che potrebbero essere riservati (es. le foto del “rullino”).
Il secondo brevetto riguarda iCloud e più specificatamente funzioni che consentono l’accesso trasparente a dati distribuiti su più dispositivi. È facile spostare i dati da un dispositivo (es. un Mac) a un altro come passando ad esempio per una memory stick o inviandoli via mail a un altro (un Mac, un iPhone, un iPad). Apple vuole rendere questo meccanismo superfluo e ha studiato un approccio più semplice, un metodo che consente di gestire i file dell’utente su più dispositivi quasi in modo invisibile.
Un terzo brevetto ha a che fare con le cuffie over-the-ear e dimostra come Apple stava già lavorando su questi dispositivi prima di aver ufficialmente acquisito Beats Music. La Casa della Mela ha studiato una cuffia over-ear con funzioni ibride di active e passive noise control in grado di cancellare il rumore “passivo” esterno.
Il quarto brevetto individuato all’ufficio dedicato mostra un metodo che semplifica la digitazione dei parole in diverse lingue, mostrando quando necessario una lista di parole predefinite e proponendo quelle più probabili man mano che l’utente scrive un testo.
In un quinto brevetto, Apple spiega un metodo che dovrebbe semplificare connessione e comunicazione tra dispositivi, indipendentemente dalla loro distanza, se sono connessi ad altri dispositivi accessi o no, determinando ad esempio la presenza o meno di stampanti in un network.