Il Patent and Trademark Office statunitense ha riconosciuto ad Apple il brevetto numero No. 8,773,848, intitolato “Fused glass device housings”; in questo è descritta una particolare procedura che permette l’efficace fabbricazione d’involucri in vetro, oggetti che appaiono alla fine della lavorazione senza soluzione di continuità permettendone l’uso nella fabbricazione del casing di dispositivi elettronici.
Apple spiega che strutture tutte in vetro possono essere pesanti, in particolar modo se il materiale in questione è collocato su un livello che lo espone a graffi, cadute e altri possibili danni accidentali.
La società propone un nuovo metodo costruttivo che permette di migliorare la durata della struttura oltre a ottenere un design leggero ed esteticamente piacevole. Anziché la creazione di una struttura tutta in vetro, Apple evidenzia la possibilità di unire parti in vetro sfruttando un metodo di fusione. Il brevetto spiega che il vetro periferico e gli angoli delle lastre di vetro planare possono essere fusi formando un materiale sufficientemente spesso da poter essere poi modellato meccanicamente nella forma desiderata. Nelle illustrazioni allegate al brevetto, si mostrano media player con display flessibili e angoli arrotondati. Per sostenere il telaio è sfruttata una tecnica che fonde il componente planare più debole nella struttura. Negli esempi si mostrano strutture con fori e aperture (utili per far fuoriuscire pulsanti e altri controlli) con speciali “nervature” che riducono i danni da flessione e le possibilità di rottura.
In altri esempi elementi di vetro sono fusi insieme per creare un solido a cinque facce nel quale inserire display, circuiterie e altri componenti, utile per l’uso in accoppiata a monitor, TV o altri dispositivi che devono rimanere in piedi. La parte posteriore può eventualmente essere tinteggiata di un colore più scuro o resa opaca per nascondere batterie, chip, cavi; altre porzioni possono essere rese “ruvide” per spargere e diffondere la luce intorno agli angoli del display.
La richiesta per il brevetto in questione è stata fatta nel 2013 e nei credit compaiono come inventori i nomi di Peter Russell-Clarke, Michael K. Pilliod e quello del Senior vice president per il Design Jony Ive.
