Dal Patent & Trademark Office statunitense si apprende che Apple ha registrato un brevetto legato alle nuvole di punti (point cloud) sfruttando un sistema LiDAR. Le nuvole di punti sono utilizzate, tipicamente, come rappresentazione di strutture tridimensionali di oggetti o superfici in rilievo, sono il risultato di scansioni con scanner o sensori 3D e permettono di creare modelli CAD tridimensionali di precisione, utili anche nell’ambito del controllo di qualità, per esempio per verificare se i pezzi realizzati soddisfano le specifiche e le tolleranze di un progetto.
Apple è da anni interessata al mondo della Realtà Virtuale e Realtà Aumentata e si vocifera di un suo visore in arrivo, nome in codice T288, dispositivo che vanterebbe un display con risoluzione 8K per ciascun occhio e non richiederebbe la connessione a computer o smartphone.
L’impiego delle nuvole di punti è molto interessante in questo contesto, ma richiede anche grandi capacità di storage e velocità di connessione, due elementi sui quali Apple ha lavorato brevettando un meccanismo di codifica per comprimere le point cloud. Il sistema della multinazionale di Cupertino prevede un encoder che comprime attributi e/o informazioni spaziali permettendo alle nuvole di punti di occupare meno spazio e un decoder in grado di ricevere anche point cloud compresse, recuperando gli attributi da una rete su un server remoto o altro dispositivo di storage.
Apple evidenzia la possibilità di usare display 3D, display olografici o visori, consentendo di manipolare in tempo reale gli oggetti, la possibilità di sfruttare uno o più sistemi LiDAR, fotocamere 3D, scanner 3D e sistemi di telerilevamento per misurare le distanze e rilevare morfologie tridimensionali, coordinate X, Y, Z, colori, texture, riflettività, velocità e altri attributi.
Il brevetto risale all’ultimo trimestre dello scorso anno: in questo articolo riportiamo uno schema tecnico dell’invenzione di Cupertino pubblicato dal sito PatentlyApple. Tra i nomi citati nel brevetto c’è anche quello di Khaled Mamoum, Senior Software Engineer che in precedenza ha lavorato per MPEG (Moving Picture Experts Group) sulla compressione point cloud ma anche per AMD su meccanismi di compressione video per Xbox One e PS4.
Pochi giorni addietro è circolata una voce secondo la quale Apple potrebbe essere l’acquirente di NextVR, azienda con sede nella Contea di Orange (California) che vanta esperienza decennale nello sposare Realtà Virtuale con lo sport e l’intrattenimento: l’azienda in questione attualmente fornisce esperienze VR per la visione di eventi dal vivo con visori di PlayStation, Oculus, HTC, Microsoft e Lenovo.
Come sempre ricordiamo che Apple deposita e registra ogni anno centinaia di brevetti e non sempre questi si trasformano in prodotti che poi vengono effettivamente commercializzati. Per conoscere tutte le novità sui brevetti Apple, fate riferimento alla nostra sezione dedicata.