Apple ha brevettato un iPhone a conchiglia. Non è il primo e non sarà neanche l’ultimo, ma il documento appena depositato presso l’ufficio brevetti ci dice sicuramente una cosa: Apple ci sta lavorando. Anche perché diciamocelo, non è troppo strano sperare che un giorno iPhone si possa piegare a metà occupando molto meno spazio in tasca. Oppure, da un altro punto di vista, offrie grossomodo gli ingombri attuali mettendo però a disposizione uno schermo stile iPad mini o quasi una volta aperto.
Gli schermi sono sempre più grandi e i deboli consensi che sta raccogliendo iPhone 12 mini confermano che quella di un ritorno allo smartphone in miniatura non è la strada preferita dalla maggior parte degli utenti. La gente non vuole rinunciare ai benefici dati da un ampio display per migliorare la tascabilità del telefono.
Per altro le tecnologie per raggiungere questo obiettivo ci sono. Tralasciando dispositivi come Huawei Mate X che sono più da intendersi come tablet ripiegabili, il Motorola Razr esiste da poco più di un anno e segna di fatto l’inizio di una nuova era per gli smartphone che vanno ad imitare il meccanismo a conchiglia dei cellulari anni ’90. La soluzione di Samsung che troviamo con il Galaxy Z Flip, infatti, è arrivata poco dopo.
All’appello manca Apple. Nessuno le mette fretta perché sappiamo cosa vorrebbe dire un ingresso di un’azienda del suo calibro in una ramificazione così importante per il mercato degli smartphone. Ce lo ha dimostrato arrivando tardi anche con gli smartwatch: con il primo Apple Watch (era l’aprile 2015) ha spazzato via tutti i fiochi tentativi fino a quel momento proposti dalla concorrenza (ve lo ricordate il primo Galaxy Gear? Era il 2013 ed era orribile): ha cambiato le carte in tavola e ha definito uno standard che adesso, chi più chi meno, cerca di imitare per restare al passo.
Con gli smartphone pieghevoli il discorso è ancora più delicato perché, seppur esistano già, i problemi che li accompagnano non sono da sottovalutare: infiltrazioni d’acqua, schermo che si riga facilmente…un’azienda come Apple difficilmente è disposta a rischiare tanto proponendo qualcosa subito, ma che non sia poi all’altezza dei suoi elevati standard.
Per questo prima ancora che arrivasse il Motorola Razr circolavano voci sui motivi che stavano alla base di un potenziale ritardo di “anni” nell’ingresso di Apple in questo mercato: per questo ancora oggi si sente soltanto parlare di brevetti e non di prodotti in arrivo. Qualche prototipo c’è già, i display sono stati ordinati a settembre e alcune tecnologie innovative sono in fase di sperimentazione.
Come sarà? Difficile dirlo. Ve lo ricordate quello che successe con iPhone? Il brevetto, che aveva il preciso intento di distogliere l’attenzione dal prodotto finale, parlava di un telefono stile iPod e lo stesso Steve Jobs, alla presentazione, accennò a un iPhone con ghiera cliccabile, naturalmente scherzando. Rievochiamo questo ricordo perché il brevetto Apple pubblicato nelle scorse ore mostra, più che un iPhone, un telefono a conchiglia con pulsantiera e sappiamo bene che Apple, già con iPhone nel 2007, proponeva un frontale tutto schermo mandando in pensione l’uso dei tasti fisici, quindi viene da escludere l’idea che il prossimo iPhone possa integrare il tastierino numerico (che farebbe pensare a qualcosa come il nuovo Nokia 2720 Flip).
Il documento descrive l’impiego di materiali metallici per alcune aree inferiori del dispositivo (tra cui alluminio, acciaio inossidabile, zinco, titanio) e uno strato intermedio formato da materiale diverso che potrebbe essere fibra di vetro o di carbonio, plastica, policarbonato o simili. Una struttura composita – si legge – atta a facilitare il raffreddamento dello schermo e dei componenti sottostanti. I disegni certo non rappresentano le fattezze di quello che sarà il primo iPhone pieghevole: possiamo solo sperare che non tardi molto per vedergli fare capolino sul mercato e scoprire cos’ha Apple in serbo per i propri clienti.
Tutto quello che c’è da sapere sui nuovi iPhone 12 lo trovate in questo approfondimento di macitynet. Tutti gli articoli che parlano di iPhone, iPad, Mac e Apple Watch sono disponibili ai rispettivi collegamenti.