I codici QR in bianco e nero sono utili e facilmente riconoscibili, ora però sembra che Apple abbia deciso di migliorare ulteriormente questa soluzione con le etichette invisibili descritte in due brevetti rilevati da AppleInsider. I brevetti risalgono al mese di luglio del 2014 ma caratteristiche e funzioni risultano molto simili al sistema di pairing che Cupertino ha integrato in Apple Watch per stabilire il primo collegamento con iPhone.
La soluzione escogitata dagli ingegneri di Apple è sempre basata sul riconoscimento ottico di schemi 2D solo che le immagini sono rese invisibili all’occhio umano grazie alla rapida alternanza di due schemi identici visualizzati in due colori diversi contrapposti, con frequenze di 60 frame al secondo o 120 FPS o superiori. Il passaggio rapidissimo tra gli schermi di colori diversi risulta all’occhio umano come una assenza completa di colori, rendendo così di fatto le etichette invisibili. Questo naturalmente non vale per sensori e fortocamere che possono rilevare senza problemi le etichette invisibili per poi decodificarle per accedere ai dati contenuti.
La descrizione delle etichette invisibili offerta dai brevetti Apple sembra corrispondere con il sistema di pairing integrato in Apple Watch in cui l’app sullo smartphone chiede all’utente di inquadrare il quadrante dello smartwatch per l’accoppiamento, anche se sul display non appare nulla di visibile che corrisponda a un codice.