Dal Patent and Trademark Office statunitense si apprende l’esistenza di un brevetto di Apple di tecniche legate alla computer-generated reality (CGR), inclusa Realtà Virtuale e Realtà Mista, e nello specifico di scenografici meccanismi per entrare o uscire da “metaversi” con un visore AR/VR.
Del brevetto riferisce PatentlyApple spiegando che alla Mela è stato concesso un brevetto che include tecniche per migliorare nel complesso l’esperienza di un utente che entra o esce da ambienti CGR o metaversi. Con quest’ultimi che diventeranno sempre più diffusi, aumentano le probabilità che le persone si trovino prima o poi ad interagire con ambienti di questo tipo, nell’ambito di meeting virtuali, giochi e altro ancora.
Apple ha previsto un sistema che consente di mostrare un’anteprima dell’ambiente prima di entrare effettivamente nel metaverso, personalizzando effetti che hanno luogo quando l’utente stesso o altri utenti entrano o escono da questi ambienti. Prevedere queste funzioni è importante per controllare o filtrare i contenuti, al fine di non trovarsi all’improvviso di fronte elementi di altri utenti che l’utente potrebbe trovare discutibili.
Dal brevetto si evince un meccanismo che consente all’utente di mostrare una anteprima dell’ambiente virtuale e accettare l’eventuale ingresso, un procedimento che prevede l’apparizione simulando la comparsa con un effetto a forma di sbuffo, nuvola o fumo.
Nel brevetto, Apple mostra esempi di effetti che l’utente può visualizzare quando accetta di entrare in determinati metaversi, compreso un effetto vortice mostrato quando determinate figure (avatar) appaiono nell’ambiente, con tanto di effetti audio abbinati e scenografici effetti accompagnati da sensazioni tattili.
Tra le modalità di uscita di un avatar dal metaverso, Apple ha previsto l’uscita di scena recandosi verso un buco in un pavimento virtuale.
Di metaverso si parla sempre più e aziende come Meta (Facebook) sta da tempo investendo massicciamente nel settore, promettendo di rendere più immersiva l’esperienza dell’utente all’interno di quella che dovrebbe essere una nuova sezione del web, con tanto di store virtuali, e un vero e proprio passaggio da una dimensione all’altra, comprensivi di meccanismi che tengono conto di espressioni del volto che possono essere replicate sugli avatar delle persone, rendendoli più realistici e umani possibili.