Notebook troppo costosi e in grado di riempire la casa di adattatori dongle. Sono questi, insieme ad altri, i motivi che hanno spinto laptopmag a retrocedere Apple di ben 4 posizioni sulla classifica annuale dei produttori notebook. La multinazionale di Cupertino, dopo essere stata al primo posto per gli anni da 2010, quando la classifica è stata stilata per la prima volta. ++, finisce in quinta posizione, sui dieci produttori esaminati dalla redazione.
La classifica, sia chiaro, non si basa soltanto sulla qualità delle macchine, ma fa leva su tanti altri fattori, come i prezzi, l’innovazione, e altre mille varianti. E’ proprio sul listino prezzi una delle critiche più importanti mossa dalla redazione di laptpomag: i notebook della Mela risultano troppo cari, soprattutto se si guarda al prezzo medio, lievitato negli ultimi mesi, con l’introduzione in catalogo della linea Pro con Touch Bar. Mentre Apple rimane ancora leader nella progettazione, nel supporto tecnico e nella copertura della garanzia, perde un po’ in innovazione, prezzo complessivo, e line up offerta.
Al primo posto, invece, Lenovo, con un punteggio complessivo di 90 su 100. La redazione elogia particolarmente il produttore, sostenendo che gran parte dei portatili immessi sul mercato riescono davvero a centrare l’obiettivo e offrire prestazioni e qualità a prezzi contenuti. Segue Asus al secondo posto, mentre Dell riesce comunque a guadagnare la terza piazza. Fa meglio di Apple anche HP, che prende la medaglia di legno, mentre Apple riesce a superare Acer, MSI, Razer, Samsung e, ultima classificata, Microsoft. L’ultima posizione del colosso di Redmond, a dire il vero, è basata quasi esclusivamente sull’assenza di nuovi portatili, dato che la società non ha ancora presentato il prossimo Surface 5 Pro.
Da notare come Apple, insieme a Dell, sia l’unica ad aver ottenuto un punteggio di 5 su 5 nel reparto garanzia, dove Acer risulta invece pessima, con un punteggio di 2. Cupertino ottiene il punteggio minore, pari a 6, su prezzi e opzioni notebook disponibili, migliore in questo ambito solo a Microsoft, che però nulla di nuovo ha presentato in campo portatili.
Insomma, se Apple vorrà tornare in cima alla classifica dovrà darsi da fare su prezzi e lineup. Secondo gli analisti, comunque, non tarderà a farlo, dato che a breve si prevedono cali di prezzo per la linea MacBook, in concomitanza con la release di nuove opzioni di seconda generazione, in grado di aggiungere modelli di fascia alta con 32 GB di RAM sul futuro MacBook Pro da 15 pollici.
