Il Pentagono sta collaborando con Apple, Boeing, Harvard e altre società sulle tecnologie indossabili. Lo riferisce Reuters spiegando che l’idea è quella di sviluppare sensori hi-tech abbastanza flessibili da poter essere indossati dalle persone o modellati all’esterno di un jet.
Il rapido sviluppo di nuove tecnologie, hanno spiegato funzionari governativi della difesa, sta obbligando il Pentagono a individuare partnership nel settore privato, anziché sviluppare “in casa” alcune tecnologie. Ash Carter, segretario alla Difesa spiega di aver spinto il Pentagono a cercare fuori dalle cinque sezioni dislocate nell’edificio sede del quartier generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America. “Ora stiamo facendo altri passi avanti”.
L’obiettivo è sfruttare tecnologie di stampa high-end per creare dispositivi elettronici flessibili che possono essere incorporati con sensori, indossati dai soldati e in definitiva essere utilizzati sulle navi o aerei di guerra per il monitoraggio in tempo reale della loro integrità strutturale. Il governo USA contribuisce con 75 milioni di dollari in cinque anni e le società, gestite dall’Air Force Research Laboratory, aggiungeranno altri 90 milioni di dollari, con le amministrazioni locali pronte a foraggiare altro denaro per un totale di 171 milioni di dollari.
Carter spiega che la FlexTech Alliance è composta da 162 aziende, università e altri gruppi con nomi che spaziano da Boeing, ad Apple, Harvard, fino ad Advantest Akron Polymer Systems e Kalamazoo Valley Community College. Il segretario statunitense ha visitato la California quattro mesi addietro per creare un ufficio di supporto e allacciare legami con la vasta comunità locale di aziende tecnologiche.