Una vicenda senza fine quella che vede da una parte Telegram, il servizio di messaggistica principale concorrente di Whatsapp, e dall’altra Apple e la sua piattaforma attraverso il quale viene distribuito il software. Nel mezzo c’è la Russia, un paese che da anni cerca di impedire l’utilizzo dell’app nel paese e i cui sforzi sembrerebbero cominciare a portare i frutti proprio da qualche mese.
Recentemente la Russia ha infatti ordinato nuovamente ad Apple di rimuovere l’app dall’App Store russo: di fatto – spiega il CEO di Telegram Pavel Durov – l’azienda di Cupertino ha effettivamente impedito a Telegram di aggiornare la sua app già a partire da aprile.
In base a quanto si apprende si parla però di un blocco «A livello mondiale» e non solo circoscritto al suolo russo, come conferma la scheda tecnica di Telegram in Italia dove l’ultimo aggiornamento risale proprio a due mesi fa.
La battaglia, che si sta combattendo in tribunale, vede da una parte l’azienda di Durov contestare tale divieto, dall’altra il servizio di sicurezza federale russo secondo cui il divieto è invece essenziale per proteggere il paese dalle minacce alla sicurezza.
Tutto è cominciato a marzo, quando le agenzie di sicurezza russe hanno chiesto le chiavi di decrittografia per le comunicazioni degli utenti Telegram, una concessione che l’azienda ha ovviamente rifiutato di accogliere «Riteniamo di aver fatto l’unica cosa possibile, preservare cioè il diritto alla privacy dei nostri utenti».
Il problema è che Apple starebbe collaborando con il paese impedendo addirittura gli aggiornamenti dell’app al di fuori del paese, affermando che «Telegram non è stata in grado di rispettare a pieno la recente applicazione del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) entro il termine previsto del 25 maggio 2018».
Durov ha precisato che la Russia rappresenta solo il 7% della base di utenti globale di Telegram e che tale limitazione ha un peso ben maggiore di quello inizialmente previsto, dato che la vecchia versione dell’app presenta qualche bug di compatibilità con il nuovo iOS 11.4 rilasciato pochi giorni fa.
Il CEO di Telegram tuttavia non sembra aver perso le speranze «Continueremo a lavorare per risolvere la situazione».