Per Apple doveva essere un trimestre fiscale al ribasso e al ribasso è stato. Per la prima volta, anzi, da anni a questa parte i numeri fanno segnare un segno meno rispetto a quasi tutti i dati del 2022 e fa pure peggio delle previsioni già negative.
È quanto emerge dalla presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre dell’anno fiscale 2023 (che coincide con l’ultimo solare del 2022 per Apple), nel corso del quale l’azienda americana ha annunciato un fatturato trimestrale di 117,2 miliardi di dollari, contro i 123,9 miliardi dell’anno passato e un utile trimestrale per azione diluita di 1,88 contro i 2,10 del 2022. Gli analisti avevano previsto un fatturato di 121 miliardi e profitti per 1,94$ per azione
A indebolire i profitti, come previsto, è stata essenzialmente la crisi degli iPhone. Da tempi non ci sono più i dati specifici unitari, ma il fatturato perde sensibilmente passando da 71,63 miliardi di dollari a 65,75 miliardi. Come noto Apple è stata colpita nella disponibilità degli iPhone dai continui lockdown delle fabbriche cinesi, ma non è da sottovalutare neppure un altro aspetto: l’aumento del prezzo medio a fronte di novità non eclatanti dei dispositivi della Mela.
Altro fattore da tenere in considerazione il quasi accertato fallimento della strategia che ha condotto alla cancellazione di iPhone mini per dare vita ad iPhone 14 Plus. Apple non fornisce alcun dato ma è noto che da tempo si parla di riduzione della produzione di questo modello che non avrebbe avuto l’accoglienza prevista.
Secondo i compilati da IDC Apple avrebbe venduto il 14,9% in meno rispetto allo scorso anno. Un po’ meglio della globalità del mercato degli smartphone (-18,3% in meno), ma pur sempre poco per una azienda che è stata abituata a battere tutti i record precedenti.
Il dato di 71,63 miliardi di fatturato per iPhone è anche questo sotto le previsioni degli analisti che fissavano le vendite a 68,3 miliardi.
Crolla il fatturato dei Mac: 7,7 contro 10,85 miliardi del 2022; ma se si considera il disastro che si annuncia a livello globale nel campo dei PC e il fatto, alla fine la Mela non dovrebbe essere troppo preoccupata. Comujnque anche qui siamo sotto le stime di fatturato degli analisti.
Risalgono, abbastanza a sorpresa, le vendite di iPad (9,39 contro 7,5 miliardi del 2022). Questo avviene nonostante stiamo parlando di una linea che processori a parte sta invecchiando e dove troviamo nuovi modelli che non hanno suscitato l’entusiasmo di tutti
Stagnanti i servizi. Qui Apple da molti anni sta crescendo in maniera costante e a grandi falcate, anno su anno e trimestre su trimestre; l’aumento c’è anche per il trimestre appena concluso ma modesto (20,76 contro 19,52). Gli analisi avevano previsto il dato attribuendolo almeno in parte alla forza del dollaro che ha ridotto fatturato e profitti.
Anche il segmento “altri prodotti” tra i quali ci sono i prodotti Beats, gli AirPods, gli Apple Watch e altri prodotti minori, fa segnare un regresso; qui Apple che toccano i 13,48 miliardi (lo scorso anno erano stati 14,70 miliardi). In ogni caso siamo ben davanti al fatturato dei Mac e superiori anche al fatturato di iPad.
In ogni caso Tim Cook preferisce pensare positivo:«mentre continuiamo a navigare in un contestom difficile, siamo felici di avere la migliore linea di prodotti e servizi di sempre. Restiamo focalizzati sul lungo termine indirizzati dai valori che portiamo in ogni cosa che facciamo. Durante il quarto di dicembre abbiamo raggiunto un’importante traguardo: siamo felici di annunciare che abbiamo 2 miliardi di dispositivi attivi come parte della nostra base di installato che continua a crescere»