Apple avrebbe deciso di investire 100 milioni di dollari in Japan Display (JDI), manovra che dovrebbe aiutare i giapponesi dal rischio bancarotta. A riferire dell’aiuto di Apple è il quotidiano Asahi Shimbun a sua volta citato da Appleinsider.
La Mela avrebbe deciso di incrementare gli aiuti a JDI mediante la compagnia di investimento cinese Harvest Group che, insieme al fondo Oasis di Hong Kong, sta negoziando un’iniezione di 58.2 miliardi di yen (circa 540 milioni di dollari) per il salvataggio del produttore giapponese di display.
L’idea iniziale di Apple era di effettuare l’operazione di bailout in collaborazione con la taiwanese TPK Holding; quest’ultima ha però in seguito deciso di ritirarsi dall’affare, facendo sfumare la quota di 230 milioni di dollari previsti per l’investimento. I 100 milioni di dollari sono meno della metà di quanto inizialmente dalla manovra di salvataggio prevista in collaborazione con i cinesi ma sono ad ogni modo un contributo rilevante.
Voci del supporto di Apple erano circolate pochi giorni addietro. La Casa di Cupertino, a quanto pare, avrebbe preso in considerazione le richieste di aiuto da parte di Japan Display rinunciando a precedenti oneri spettanti, garantendo ordini e decidendo di investire nell’azienda.
L’azienda del Sol Levante è uno dei più importanti fornitori di Apple. I problemi dell’azienda giapponese hanno a che fare anche con l’avanzata della tecnologia OLED. È stato realizzato un nuovo impianto nel 2015, in parte finanziato da Apple e motivo per il quale a quest’ultima spettano degli oneri.
La taiwanese TPK Holding aveva predisposto il bailout ma una delle considerazioni che avrebbero spinto ad annullare l’operazione è vari analisti ritengono che Apple passerà completamente agli OLED nel 2020. E vero che le vendite dei display LCD sono in calo ma è anche vero che questi sono ancora molto usati (es. su iPhone XR). Voci tutte da verificare in passato hanno riferito della produzione da parte di Japan Display di schermi OLED per gli Apple Watch ma al momento non vi è nulla di concreto.