Apple sta aumentando i salari di vari dipendenti statunitensi dei negozi al dettaglio per far fronte ad un inasprimento del mercato del lavoro e della contrattazione collettiva al livello di inflazione, e a lamentele da parte di alcuni dipendenti in merito alle condizioni di lavoro per la pandemia da Covid-19.
Lo riferisce Bloomberg spiegando che la Casa di Cupertino ha annunciato gli aumenti salariali questa settimana nel corso di riunioni con il personale e colloqui individuali con i dipendenti. Gli aumenti sono in parte destinati a persone che hanno cominciato a lavorare per l’azienda prima dell’inizio della pandemia nel 2020 e sono pensati per meglio allineare il trattamento economico riservato al personale più anziano con quello dei dipendenti assunti di recente.
Non in tutti gli store è arrivata la notizia dei piani di Apple ma gli aumenti dovrebbero entrare in vigore a partire da questo mese di febbraio e sono condizioni diverse dagli aumenti annuali di ottobre. Stando a quanto riferisce Mark Gurman di Bloomberg, che ha avuto modo di sentire due dipendenti che hanno ricevuto un aumento di stipendio, gli addetti alle vendite hanno ottenuto un extra di 3$ l’ora, arrivando a 25$ l’ora, e un lavoratore che si occupa di riparazioni adesso arriva a 24$ l’ora, dopo l’aumento di 3$ all’ora.
Oltre all’aumento degli stipendi, Apple ha anche riferito ai dipendenti di “benefit” migliori: la Mela ora offre 12 giorni di malattia retribuiti rispetto ai precedenti 6, e i giorni in questione possono essere sfruttati per congedi necessari ad affrontare questioni di salute mentale, patologie o prendersi cura di familiari.
La Mela ha anche modificato l’idoneità dei dipendenti nel numero di giorni di ferie maturate annualmente; in precedenza erano offerti giorni di ferie supplementari dopo cinque anni di servizio; ora è possibile maturare ulteriori giorni di riposo annuale dopo tre anni. Anche i lavoratori part time possono chiedere giorni di vacanza e fino a sei settimane di congedo parentale retribuito.