Apple ha assunto nel corso della settimana il team di Init.ai, piccola startup che ha progettato un assistente intelligente per creare un servizio clienti automatizzato, che sia in grado di comprendere il linguaggio naturale degli utenti, così da migliorare le interazioni con il pubblico e fornire risposte automatiche, quanto più utili possibile.
Lo riporta TechCrunch , che spiega come il nuovo team sia specializzato nella ricerca dell’elaborazione del linguaggio naturale e di apprendimento automatico, così da poter analizzare le conversazioni tra esseri umani basate sullo scambio di messaggi di chat. Già all’inizio di questa settimana Init.ai ha annunciato di voler chiudere il proprio servizio per prendere parte a un nuovo progetto di scala globale. Ora secondo fonti interne di Apple e anche di Init.ai si ha una doppia conferma ufficiosa sull’operazione avvenuta tra Cupertino e la startup specializzata in intelligenza artificiale applicata alle chat commerciali, per servizio e assistenza clienti tramite messaggi.
Il messaggio pubblicato dalla startup sulla prossima chiusura del servizio è stato rimosso ma qualcuno è riuscito a catturarne una schermata «Oggi è un giorno eccitante per il nostro team. Init.ai si unisce a un progetto che tocca la vita di un numero sterminato di persone nel mondo. Siamo spaventati ed eccitati per le nuove opportunità che questo ci riserva. Tuttavia, questo significa che Init.ai interromperà il suo servizio il prossimo 16 dicembre 2017, anche se il passaggio alle nuove piattaforme e collaborazioni avverrà nel modo più agevole possibile per gli utenti».
C’è comunque da precisare che Apple non ha acquistato Init.ai e sembra non avrà alcuna proprietà intellettuale, né vi sono indicazioni sul fatto che in futuro Apple potrebbe utilizzare un qualsiasi servizio Init.ai attualmente esistente. In realtà, come anticipato, Cupertino sembra aver assorbito interamente il personale della startup, stimato in solamente 6 persone fondatori inclusi, assegnandole sembra al team dedicato a Siri.
Is this an exit, a pivot, an acquisition, an acquihire or something else for init.ai? #bots pic.twitter.com/cmoRdK4BY9
— ⌗ChrisMessina (@chrismessina) 2 ottobre 2017
L’biettivo di Cupertino sembra così ancora una volta quello di rafforzare know-how, specialisti e competenze nel campo dell’intelligenza artificiale, così come è avvenuto pochi giorni fa con l’acquisizione di Regaind per la computer vision. Il personale di Init.ai lascia prospettare un nuovo indirizzo per Siri: finora concentrato quasi esclusivamente sull’assistenza e le richieste degli utenti, l’assistente vocale di Cupertino potrebbe integrare nuove funzionalità per la comunicazione tra utenti e aziende, per richieste, assistenza e altri servizi commerciali, settore verso cui Facebook e Twitter puntano già da tempo con i bot automatici nelle chat scritte. O più semplicemente apprendimento automatico ed elaborazione del linguaggio saranno migliorati per potenziare la comprensione di Siri del linguaggio naturale degli utenti.
Ma oltre a Siri le competenze di Init.ai sembrano tagliate su misura anche per un’altra nuova funzione introdotta da Cupertino in iOS 11, vale a dire Business Chat, piattaforma che permette agli utenti di usare iMessage, anche all’interno di Safari, Mappe, Spotlight e Siri, per comunicare con le aziende, tramite messaggi scritti con assistenti in carne e ossa, quindi per ora niente bot. Qui il sistema di analisi del linguaggio naturale basato sull’intelligenza artificiale di Init.ai può suggerire risposte all’operatore, automatizzare alcune risposte e compiti e fornire analisi e suggerimenti per migliorare le interazioni successive.