Un bel colpo per Apple: la società di Cupertino ha, infatti, assunto Rich Dellinger, il designer di molti degli elementi dell’interfaccia del webOS di Palm. Dellinger ha lasciato Palm a maggio di quest’anno per lavorare con la società di Jobs come UI Designer (designer d’interfacce utente). Il neo-assunto è noto per aver creato un sistema di notifiche non-intrusivo per webOS e si è rivelato un elemento vitale nella fase di creazione della struttura CCS + HTML di Mojo, il framework che rende più semplice lo sviluppo di nuove applicazioni.
Dellinger non è esattamente un estraneo per Apple: dal 2003 al 2005 ha riprogettato il sito di supporto dell’azienda e dal 2005 al 2006 è stato responsabile dello sviluppo delle prime applicazioni per iPhone e iPod e anche di alcuni software per Mac OS X. Palm è nota per aver assunto svariati ex-dipendenti Apple: lo stesso ex amministratore delegato di Palm, Jon Rubinstein proveniva da una lunga esperienza lavorativa in quel di Cupertino. Il designer non è il solo ad aver lasciato Palm (azienda che, ricordiamo, ora è nelle mani di HP): un altro designer-chiave, Matias Duarte, aveva qualche tempo addietro lasciato l’azienda per andare a lavorare con il team Android in Google.
Non è chiaro quale sarà il ruolo di Dellinger in Apple ma è probabile che la sua esperienza sarà sfruttata per migliorare l’iOS, nuovo nome dell’iPhone OS, in particolare l’attuale sistema di notifiche. Il sistema di notifiche del webOS è considerato una delle caratteristiche più interessanti di questo sistema operativo: è in grado di visualizzare allarmi, messaggi e altre informazioni senza bisogno di chiudere le applicazioni aperte. Il sistema di avvisi e notifiche push dell’iOS di Apple, invece, visualizza un pop-up che appare al centro dello schermo, “congelando” l’intero sistema e le applicazioni aperte sino a quando non si chiude il messaggio. Dellinger potrebbe dunque lavorare a un sistema di notifiche migliore, uno dei pochi punti deboli rispetto ai sistemi operativi della concorrenza, Android incluso.
[A cura di Mauro Notarianni]