Apple continua la sua campagna di reclutamento per costruire un sistema indossabile studiato per il fitness e per accompagnare, integrandoli, iPhone e iPad offrendo un sistema di misurazione della qualità della vita in termini di salubrità del proprio comportamento nel quotidiano e di alcuni valori vitali. In questa direzione puntano due nuove assunzioni, rilevate da 9to5 Mac: quella di Nancy Dougherty e di Ravi Narasimhan.
La Daugherty ha lavorato nel corso degli ultimi mesi presso Sano, una società che produce biosensori in qualità di responsabile di un progetto per la misurazione continua dei valori sanguigni attraverso microaghi, ma in precedenza aveva progettato per Proteus Digital Health un sensore connesso via Bluetooth per la rilevazione di valori come battito, respirazione, movimento e temperatura corporea.
Narisimhan è stato un dipendente di Vita Connect, una azienda che si occupa sempre di biosensori; si è occupato delle tecnologie e degli algoritmi per la misurazione remota di battito cardico, respirazione, allarme su caduta, postura e attività.
Man mano che il progetto di iWatch avanza e si viene a conoscenza di chi farà parte del progetto, diventa sempre più chiaro il profilo funzionale di iWatch che sarà certamente una sorta di “tele-iPhone”, capace di rappresentarne una estensione e una sorta di sistema di controllo remoto (per fare chiamate, per vedere i brani in esecuzione e magari anche per presentare informazioni che arrivano da applicazioni in esecuzione), ma integrerà funzioni avanzate per il monitoraggio dell’attività fisica, offrendo supporto ad attività di fitness e per incentivare la qualità del quotidiano in rapporto al movimento, avrà sistemi di analisi biometrica e funzioni di sicurezza. Ad esempio, se è vero quel che dice 9to5 Mac a proposito di ricerche nel campo della scansione dell’iride e del riconoscimento facciale, potrebbe essere usato per abilitare funzioni specifiche su iPhone o su dispositivi esterni, connessi ad esso via Bluetooth.