Apple assume 200 guardie di sicurezza in Cina nel tentativo di porre fine all’inarrestabile flusso di fughe di notizie, parti e componenti che ormai da anni appaiono in Rete riportati dalle testate di news e tecnologia. Non solo Apple avrebbe anche contatto direttamente organi del governo cinese nel tentativo di trovare una soluzione a questo problema.
Nel mondo della tecnologia Apple si è sempre contraddistinta rispetto agli altri colossi ICT per gli incredibilmente elevati livelli di segretezza. Le indiscrezioni sull’ingaggio da parte di Apple di 200 agenti di sicurezza e dei contatti con gli enti governativi cinesi è riportato da Sonny Dickson, riportato da Cult of Mac, blogger australiano che in passato ha svelato con sensibile anticipo diverse parti e componenti di prodotti Apple non ancora annunciati.
In particolare sembra che Apple abbia assunto le 200 guardie con il compito di bloccare chiunque tenti di trafugare chassis, componenti, schemi, accessori e protezioni dalla filiera di produzione con lo scopo di venderli a siti web di news e tecnologia. Ricordiamo in ogni caso che Apple non è l’unica società ad essere colpita da questo fenomeno anche se, senza dubbio, è una delle compagnie più prese di mira: anche HTC e altri costruttori hanno adottato misure simili.
Nonostante il culto della segretezza di Apple, fortemente voluto e avviato da Steve Jobs, negli ultimi anni sembra che nulla possa fermare le fughe di notizie che ormai anticipano con sempre maggiore precisione l’arrivo di nuovi prodotti non ancora annunciati da parte di Cupertino, una mole di anticipazioni che è aumentata in modo direttamente proporzionale al successo di iPhone e all’estensione della catena di approvvigionamento di Cupertino in oriente.