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Miracolo Apple, in Arizona sparisce il voto su App Store

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Apple è stata accusata di aver fatto una sorta di accordo sotto banco per impedire il voto sul disegno di legge su App Store in Arizona, voto previsto per ieri. Non è arrivato, nonostante fosse elencato come il primo punto all’ordine del giorno nel Senato dello Stato dell’Arizona. Alcuni hanno sottolineato come, se il disegno di legge fosse stato approvato, nello Stato sarebbe risultato legale per gli sviluppatori aggirare i sistemi di pagamento in App Store e Google Play. In breve era prevista una sentenza storica che avrebbe potuto minacciare il business dei negozi digitali di app più famosi e usati al mondo, un precedente pericoloso.

La vicenda ha sempre come origine la questione Epic, che si è vista rimuovere da App Store il gioco Fortnite, perché aggirava i metodi di pagamento imposti sullo store di Apple e anche di Google. Nonostante la diatriba legale tra Apple ed Epic sia ancora lunga molti Stati USA, hanno avanzato proposte per rendere legale per gli sviluppatori aggirare gli acquisti tramite App Store. Uno di questi è il North Dakota, che comunque ha respinto la questione, anche se Apple sembrava preoccupata da un caso simile in Arizona. Il produttore di iPhone ha fatto pressioni contro il disegno di legge.

Apple ha contattato il lobbista, Rod Diridon, per iniziare a fare pressioni in Arizona. Ha assunto Kirk Adams, l’ex capo del personale del governatore dell’Arizona Doug Ducey e portavoce della Camera dei rappresentanti dell’Arizona, per negoziare con la politica Cobb a suo nome.

Apple accusata di magia: sparisce il voto dell’Arizona sull’App Store

La società aveva apparentemente ragione ad essere preoccupata, con il disegno di legge su App Store approvato con successo dalla Camera dei rappresentanti in Arizona. La fase successiva e finale, infatti, avrebbe dovuto essere quella relativa al voto da parte del Senato dello Stato dell’Arizona, programmato come primo punto all’ordine del giorno ieri.

Tutta via il voto semplicemente è scomparso, come rileva The Verge. La votazione non è mai avvenuta, e tutto senza spiegazioni. Sulla base di questo, il cofondatore del Basecamp David Heinemeier Hansson ha accusato Apple di aver accusato Kirk Adams per mettere a tacere il voto.

Hannson ritiene che la società ha assunto un ex capo del personale del governatore dell’Arizona Doug Ducey per mediare un accordo che avrebbe impedito che al disegno di legge di essere votato in Senato.

Il grande spettacolo si è rivelato un no show. Il disegno di legge è stato ucciso a mezz’aria mentre era all’ordine del giorno con un accordo dietro le quinte. Apple ha assunto l’ex capo del personale del governatore, e si dice che abbia mediato un accordo per evitare il voto

Hansson – che ha avuto il suo incontro con Apple tramite l’app di posta elettronica Hey – ha continuato su Twitter, accennando fortemente alla corruzione, anche se ha poi concluso che si rifiuta di credere che Apple possa assumere i legislatori di tutti gli Stati.

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Fortnite sono disponibili da questa pagina, invece per quelli relativi ad Apple e Google si parte dai rispettivi collegamenti.

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