Apple pubblica una nuova guida per l’utente che spiega in dettaglio perché negozi digitali e App Store alternativi distruggerebbero la sicurezza di iPhone e come sarebbero i suoi dispositivi se l’azienda fosse costretta a consentire il sideloading. Quest’ultimo termine indica il trasferimento di dati in locale tra due dispositivi.
Il rapporto di Apple si intitola “Building a Trusted Ecosystem for Millions of Apps”, letteralmente “Costruire un ecosistema affidabile per milioni di app”, e descrive il punto di vista di Apple, che ritiene fondamentale avere un solo App Store per poter scaricare le applicazioni terze parti sul dispositivo.
«Secondo uno studio i dispositivi Android vengono attaccati da virus e malware in misura quindici volte superiore rispetto a iPhone, e il motivo è proprio perché le applicazioni Android possono essere scaricate praticamente da qualsiasi luogo, mentre gli utenti iPhone possono scaricarle da una sola fonte: App Store».
Sulla base di questo, Apple sottolinea l’importanza di iPhone per la vita degli utenti, non soltanto per il modo in cui viene usato, ma anche per la quantità di dati personali che vi vengono caricati e memorizzati. Poiché lo portiamo ovunque andiamo, iPhone conosce sempre la nostra posizione, ha telecamere e microfoni pronti all’uso e rappresenta sostanzialmente la via principale con cui si comunica con amici, parenti e colleghi di lavoro.
Attraverso un vero e proprio tour guidato, Apple accompagna l’utente verso i potenziali pericoli di una vita con iPhone senza un unico App Store, descrivendo come proprio questo lo protegga da acquisti non autorizzati da parte dei bambini e di come l’azienda protegga le foto e i video personali dalle applicazioni indiscrete, oltre al fatto che gli App Store alternativi meno sicuri e controllati, potrebbero vendere versioni piratate delle applicazioni senza che l’utente se ne accorga.
iPhone è usato da oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, quindi sarebbe chiaramente un grande bersaglio per un attacco hacker e da qui Apple prende l’occasione per parlare di come iOS, ma anche macOS, siano diversi dal resto dei sistemi operativi, descrivendo l’approccio più profondo che l’azienda adotta dal punto di sicurezza rispetto alla concorrenza.
Ad esempio Apple scrive che «Ogni settimana vengono esaminati in media 100.000 applicazioni e aggiornamenti da un team composto da oltre 500 esperti, e quasi un milione di questi sono stati rifiutati o rimossi nel corso dell’ultimo anno: più di 150.000 erano spam o imitazioni, oltre 215.000 violavano le linee guida sulla privacy e poco meno di 50.000 contenevano funzioni nascoste o non documentate, mentre quasi 100.000 includevano una o più funzioni che permettevano di commettere azioni vietate». Tra questi numeri citati nel rapporto ci sono anche gli oltre 1,5 miliardi di dollari bloccati in transazioni potenzialmente fraudolente e 470.000 sviluppatori espulsi dal programma per motivi legati alle frodi, negando per gli stessi motivi quasi 205.000 nuove registrazioni.
Non è un caso che questa nuova guida utente Apple sia pubblicata nei giorni in cui negli USA e in molti altri stati aumenta la pressione dell’antitrust sull’ecosistema di Cupertino, preso di mira anche nella causa legale contro Epic Games per il caso Fortnite, oltre che nelle lamentele di diversi sviluppatori per costi e regole imposti da Apple.