Il tribunale europeo per le proprietà intelltuali non ha dato ragione ad Apple in una battaglia legale contro il marchio Apella Games, piccola azienda cipriota specializzata in videogiochi mobile. Secondo la multinazionale di Cupertino, il nome in questione poteva creare confusione tra gli utenti dal punto di vista visuale e soprattutto fonetico, simile al nome Apple. Questo anche se in realtà la pronuncia di Apella risulta simile ad Apple solo in lingua inglese.
L’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) non concorda con Apple e ha respinto le argomentazioni di quest’ultima. Il colosso di Cupertino ha ad ogni modo due mesi di tempo per impugnare eventualmente la decisione.
Apella Games ha registrato questo marchio nel 2021, dopo la nascita ufficiale dell’azienda. Apple – scrive il sito iMore – si era lamentata del nome usato, evidenziando che l’azienda in questione avrebbe potuto usare molti altri nomi, e contestando la scelta in un documento di ben 476 pagine, nel quale lascia intendere che il nome scelto Apella sia di proposito simile a quello di Apple.
Ma secondo l’EUIPO non sussistono problemi di errata identificazione sia per il nome scelto, sia per il marchio totalmente diverso da quello Apple. D’altra parte il nome scelto dalla piccola azienda è un riferimento alla storia dell’Antica Grecia, più precisamente all’assemblea popolare di Sparta, composta da tutti i cittadini della leggendaria città che avessero superato i trent’anni di età.
L’assemblea apella si teneva una volta al mese e il suo funzionamento è documentato almeno a partire dall’ottavo secolo prima di Cristo, anche se poteri e funzioni sono cambiati anche in modo significativo nel corso del tempo. A questa assemblea competevano principalmente l’approvazione delle alleanze, la ratifica della dichiarazione di guerra e l’elezione dei funzionari civili, una denominazione che esisteva dunque decisamente molto prima dell’esistenza di Apple.