L’iPhone del 2017, quello che celebrerà i 10 anni dal lancio del primo iPhone, potrebbe già montare lo scanner biometrico per l’iride. E’ quanto sostiene il solitamente poco affidabile DigiTimes citando un report del cinese MoneyDJ.com.
In base a quanto si apprende, Xintic, una filiale di TSMC – uno dei fornitori di Apple – sarebbe in attesa di un ordinativo importante di scanner per l’iride da implementare sull’iPhone in arrivo il prossimo anno. Nel caso la voce si rivelasse esatta, la società sarebbe in anticipo di un anno visto che lo scorso luglio, anche il più affidabile analista di KGI Ming Chi-Kuo, sosteneva che sarebbe Apple lo avrebbe adottato per l’iPhone del 2018.
Per quanto riguarda quest’ultimo le voci puntano ad una completa riprogettazione dello smartphone, a partire da uno schermo OLED edge-to-edge da 5.8 pollici con chassis completamente in vetro per abbandonare definitivamente il tasto Home. A questo punto è curioso immaginare come Apple possa in effetti far evolvere l’attuale Touch ID, il sensore che riconosce le impronte digitali per sbloccare i dispositivi ed abilitare download di app e pagamenti.
Potrebbe infatti trovare un modo per implementarlo al di sotto dello schermo, espandendo quindi la scansione dell’impronta a tutta la superficie del display, oppure potrebbe abbandonare completamente il sensore in favore del solo scanner biometrico per l’iride. In tal senso, all’inizio dell’anno la società ha acquisito Emotient, un’azienda che produce un software in grado di leggere le espressioni del viso, senza dimenticare i diversi brevetti depositati negli anni precedenti relativi proprio a tecnologie per il riconoscimento facciale.
Voler procedere in questa direzione è comunque più che lecito visto che anche Galaxy Note 7, il nuovo phablet di Samsung, incorpora per l’appunto un sensore per la scansione dell’iride. In quest’ultimo non sostituisce però il sensore per il rilevamento delle impronte digitali bensì lo affianca, fungendo quindi da metodo di sblocco alternativo. In effetti allo stato attuale la tecnologia non sembra essere ancora preferibile al sensore per le impronte in diversi contesti, sia per la velocità di sblocco – il più recente Touch ID di Apple è praticamente istantaneo – sia per l’uso nella vita quotidiana: chi indossa gli occhiali da vista, ad esempio, è al momento costretto a toglierli per portare a termine ogni scansione.