La decisione del presidente Donald Trump di fare uscire gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima, non è piaciuta agli amministratori della Corporate America. Gli amministratori delegati di Tesla e Walt Disney, Elon Musk e Bob Iger, hanno lasciato il comitato di consulenza della Casa Bianca in aperta contestazione contro Trump. La decisione ha deluso anche Tim Cook di Apple, i CEO di Google, Facebook, Microsoft, HP, Intel e centinaia di altre aziende che ora manifestano il loro dissenso su un’iniziativa denominata “We Are Still In” e un sito web ad hoc.
Il gruppo di protesta è guidato dall’ex sindaco di New York Michael Bloomberg. Su un sito web attivato per l’iniziativa sono elencati 1219 governatori, sindaci, aziende, investitori e università statunitensi che operano a vario titolo in modo rilevante negli USA e che partecipano al tentativo di convincere Trump a ripensare alla sua mossa.
Oltre a leader politici locali, sono elencate 902 aziende, incluse venti presenti nella classifica Fortune 500. Nella lettera pubblicata sul sito, il gruppo spiega che gli accordi di Parigi sul clima consentono di mettere gli Stati Uniti sulla buona strada verso l’energia pulita, con benefici non solo per l’ambiente ma anche dal punto di vista della crescita dell’occupazione e della stabilità economica.
“L’annuncio dell’amministrazione Trump indebolisce un pilastro fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici e pregiudica la possibilità di evitare pericolosi e costosi effetti sul cambiamento climatico”.
“In assenza di leadership da parte di Washington, stati, città, college, università e attività commerciali che rappresentano una cospicua percentuale dell’economia USA, perseguiranno ambiziosi obiettivi climatici, lavorando insieme per intraprendere un’azione rigorosa per garantire che gli Stati Uniti rimangano leader mondiali nella riduzione delle emissioni”.
“È fondamentale che il mondo sappia che negli Stati Uniti, gli attori che svolgeranno il ruolo guida necessario per rispettare gli impegni di Parigi, si trovano nei Municipi, nelle capitali degli Stati, nei college e nelle università, tra gli investitori e tra le attività commerciali”. “Insieme rimarremo attivamente impegnati con la comunità internazionale come parte dello sforzo globale per tenere la soglia per il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi e accelerare la transizione verso un’economia basata su energia pulita, che andrà a beneficio della nostra sicurezza, prosperità e salute”.