Mai come quest’anno i dipendenti Apple hanno fatto sentire la propria voce, dai reclami dei singoli, seguiti da intricate cause legali, fino ai movimenti come #AppleToo si sono sollevate lamentele sulle esperienze negative sul posto di lavoro, per discriminazioni e sessismo in alcuni casi, oppure rivendicazioni su trattamento e salario: il movimento che si firma Apple Together ha organizzato uno sciopero per la vigilia di Natale.
In questi giorni gran parte dei dipendenti corporate di Apple sono in ferie per Natale e per il weekend festivo in arrivo, in ogni caso i dipendenti della divisione Apple Retail che gestisce la catena di negozi Apple Store in tutto il mondo e anche gli addetti di AppleCare rimangono operativi per assicurare il funzionamento degli Apple Store e del servizio clienti.
Il movimento Apple Together alza la voce organizzando uno sciopero alla vigilia di Natale per ottenere più visibilità per le proprie rivendicazioni: migliori condizioni di lavoro, un luogo di lavoro rispettoso, malattie retribuite, protezione in prima linea e anche una adeguata assistenza sanitaria. Il manifesto per la convocazione dello sciopero della vigilia di Natale è naturalmente indirizzato a tutti i dipendenti Apple, ma si rivolge anche ai clienti, invitandoli a non effettuare acquisti durante la giornata del 24 dicembre.
Fin dal mese di agosto sono emerse numerose lamentele da parte dei dipendenti Apple in USA, anche contro la cultura di segretezza della società. Apple ha licenziato una dipendente che ha denunciato sessismo in azienda e c’è stato anche in incontro dei dipendenti con Tim Cook. A settembre la multinazionale ha risposto alle richieste e alle lamentele con un intervento di Deirdre O’Brien, responsabile Retail + People di Apple, ma sembra che il malcontento non si sia placato. Anche il Dipartimento del Lavoro USA sta indagando sulla questione.
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