Apple ha aggiornato le linee guida che gli sviluppatori devono seguire per l’approvazione e distribuzione delle app su App Store. Le novità più importanti riguardano indicazioni sull’utilizzo di template per la creazione di applicazioni, i client per trading di criptovalute, le VPN e altro ancora.
Apple chiarisce definitivamente la possibilità di distribuire applicazioni create a partire da “template commerciali o servizi per la generazione di app”, una pratica che già altre volte è stata messa in discussione. La multinazionale di Cupertino spiega che app create partendo da template o da servizi che offrono template devono essere presentate “dal provider che propone il contenuto dell’app”.
In pratica, ad esempio, se un ristorante crea un’app usando un template, deve essere quest’ultimo a presentare l’app per l’approvazione sullo store e non il servizio che propone i template. È dunque possibile usare senza problemi gli strumenti che consentono di creare velocemente app partendo da template preimpostati ma il titolare dell’app vero e proprio deve essere quello che propone l’app iscrivendosi come sviluppatore. Per quanto riguarda le app-VPN, app che Apple ha dovuto eliminare dallo store cinese, con le controversie conseguenti, la società si limita a indicare che queste non devono violare le norme locali e fare chiarezza su eventuali dati raccolti.
Di particolare interesse le indicazioni concernenti le app dedicate alle criptovlute, come rileva 9to5Mac. Apple spiega che le applicazioni che propongono offerta iniziali per raccogliere fondi (ICO, Initial Coin Offerings o in italiano Offerta di moneta iniziale) devono essere disciplinate da istituti bancari costituiti, società di investimento, negozianti di commissioni su future o altre riconosciute istituzioni finanziarie conformi e rispettose delle leggi vigenti.
Altra novità riguarda l’utilizzo di framework quali HomeKit e HealthKit, le cui API devono essere utilizzate solo per gli scopi previsti da Apple: HomeKit per servizi di home automation e HealthKit per app legate a salute e fitness da integrare con l’app Salute.
Ultimo riferimento alle app che usano meccanismi noti come “loot box” o “loot crates”, casse premio che sempre più giochi stanno utilizzando nei modi più disparati, considerate da alcuni un equivalente del gioco d’azzardo e che sempre più spesso sono attaccate da giocatori e addetti ai lavori. Apple evidenzia per le app che usano questi meccanismi, la necessità di randomizzare gli oggetti virtuali per gli acquisti e di divulgare le probabilità che si hanno di ricevere i vari oggetti prima che l’utente passi all’acquisto.