È lecito attendersi novità importanti con il nuovo desktop professionale in arrivo da Cupertino nel 2018: i dirigenti della multinazionale hanno anticipato un rinnovo totale, ora nuovi possibili indizi arrivano con l’aggiornamento del marchio Mac Pro. Interessante rilevare che Phil Schiller, Craig Federighi e altri dirigenti Apple hanno svelato le novità in corso di sviluppo a Cupertino in un incontro ristretto con alcuni giornalisti USA avvenuto il 4 aprile.
Apple è passata immediatamente ai fatti depositando l’aggiornamento del marchio Mac Pro solo pochi giorni dopo, l’11 aprile con una registrazione depositata in Hong Kong.
Mentre la registrazione del marchio Mac Pro precedente includeva tutti i possibili formati di computer, dai desktop, passando per notebook fino ai tablet, comprese tutte le parti e periferiche principali, come tastiera, stampante, microprocessore e così via, la nuova registrazione risulta decisamente più estesa.
Invece di riportare per esteso un lunghissimo elenco di parti standard per computer, come segnalato da Patently Apple, qui ci limitiamo a evidenziare le aggiunte più interessanti. Troviamo così schermi per realtà aumentata, occhiali, controller, visori 3 occhiali 3D ma anche un sistema di trasmissione wireless per dati, voce, immagini, audio, video e multimedia, apparati di autenticazione e sistemi di identificazione biometrici, per arrivare fino a un sistema di altoparlanti e amplificatori home theater.
Da sempre Apple confonde le carte depositando marchi che includono una ampia gamma di dispositivi, una soluzione comunque di prassi per le multinazionali che puntano a ottenere la massima protezione possibile per i propri prodotti in un mercato fortemente concorrenziale dove le novità vengono rapidamente assimilate e ricreate.
Centellinando le decine e decine di categorie e parti elencate nel nuovo marchio Mac Pro, balza in mente un computer tutto rivisto con sensore Touch ID, un visore opzionale per la realtà aumentata e magari un sistema di collegamento senza fili che permetterebbe di superare la limitazione del filo a cui sono costretti Oculus e HTC Vive.