La già cospicua richiesta di memorie RAM di Apple aumenterà ancora: nel 2015 la multinazionale della Mela acquisterà da sola ben il 25% di tutte le memorie DRAM mobile costruite nel mondo. La previsione elaborata da DRAMeXchange, società che fa parte di TrendForce, rivela che Apple da sola già conta per il 16,5% della produzione totale mondiale di DRAM per dispositivi mobile, domanda che aumenterà in modo consistente nel corso del 2015 fino a toccare quota 25%, come a dire che su ogni 4 chip di memoria costruiti al mondo, uno sarà acquistato da Apple per essere integrato in un dispositivo con il logo della Mela morsicata.
L’impressionante richiesta di Apple per chip di memoria RAM mobile ha avuto diversi effetti, alcuni negativi, soprattutto per gli altri costruttori, altri decisamente positivi, soprattutto per gli utenti finali. La grande domanda di Cupertino per chip di questo tipo ha spinto i costruttori di memorie a diminuire la produzione di chip RAM per computer e server, di cui secondo la ricerca si è già verificata una carenza di pezzi. Viceversa il grande successo prima di iPod e ora con iPhone e iPad ha innalzato le quote di memorie RAM mobile richieste da Apple, una spinta a produrre volumi ingenti di queste componenti che ha avuto come effetto la riduzione dei prezzi, rendendo questa tecnologia più a buon mercato e più conveniente anche per altri prodotti, come per esempio le unità SSD, proposte a prezzi sempre piìù abbordabili.
Tutti i primi tre più grandi costruttori di memorie al mondo vedono Apple nei primi posti tra i propri clienti: per esempio Cupertino è il secondo più grande cliente di SK Hynix, mentre il 70%-80% dell’intera produzione di uno stabilimento Micron di Hiroshima è destinato a Cupertino. Anche Samsung, primo costruttore al mondo di memorie, tornerà a produrre grandi volumi di memorie DRAM mobile per Apple dopo i recenti cali di ordinativi. All’impennata di domanda di chip di memoria di Apple contribuisce non poco il successo dei nuovi iPhone 6 e quello atteso per i prossimi iPad in arrivo: secondo gli analisti il lancio dei nuovi iPhone 6 ha innescato una “frenesia consumistica globale”.