Nell’ormai lontano 2003 Apple avrebbe considerato la possibilità di acquistare Motorola, probabilmente come punto di partenza per una strategia sul mercato della telefonia mobile. A rivelarlo è un lungo articolo sul New York Times di Fred Vogelstein, tratto dal suo libro Dogfight: How Apple and Google Went to War and Started a Revolution, in cui il giornalista narra alcuni aneddoti e interessanti retroscena sulla nascita dell’iPhone.
L’idea di poter acquistare Motorola venne però abbandonata dalla dirigenza di Cupertino: ai tempi Motorola era un’azienda florida e in salute, e per Apple sarebbe stata un’acquisizione troppo ingente e pericolosa. Nel 2003 Apple, infatti, era ancora lontana dall’essere l’azienda statunitense con 147 miliardi di dollari di liquidità che è diventata oggi e Motorola poteva essere oltre le sue possibilità. Il progetto era nato poco prima che le due aziende dessero vita al ROKR, lo sfortunato (e unico) cellulare realizzato in collaborazione fra Motorola ed Apple; dopodiché Apple iniziò a lavorare in maniera autonoma ad iPhone.
L’articolo del New York Times rivela anche alcuni interessanti retroscena (alcuni già ampiamente noti), per lo più svelati da Andy Grignon, responsabile ai tempi della ricezione radio cellulare di iPhone. Grignon, oltre a ricordare l’incredibile stress e la pressione lavorativa ed emotiva imposta dallo stesso Jobs sull’iPhone, riporta alcuni particolari sulla presentazione, come ad esempio il fatto che durante la prima demo pubblica di iPhone nel 2007 il software fosse ancora decisamente provvisorio e sempre prossimo a malfunzionamenti e crash.
Gli ingegneri dovettero studiare uno specifico percorso nell’utilizzo di ogni singola app per la demo ufficiale, per limitare al massimo i rischi di crash; allo stesso tempo il team di Grignon si occupò del segnale radio cellulare, chiedendo ad AT&T di fornire un ripetitore portatile da posizionare nelle vicinanze (per avere un segnale sempre intenso) e modificando la barra della ricezione, in modo che mostrasse sempre 5 tacche anche nel caso in cui l’antenna fosse andata in crash durante la presentazione, così da impedire che Steve Jobs dovesse affrontare questo problema. Per chi fosse interessato, l’articolo originale può essere letto a questo link.