Apple ha acquisito Spaces, una società che oltre ad offrire esperienze di realtà virtuale, dopo la pandemia, ha trovato il modo per portare il proprio avatar virtuale nelle riunioni Zoom. Il protocollo cita un anonimo portavoce di Apple che ha offerto la solita conferma dell’acquisizione, senza aggiungere null’altro.
Spaces è, o era, un’azienda che ha iniziato offrendo esperienze di realtà virtuale gratuite, simili a quelle offerte da The Void. È stato creato da DreamWorks e il suo primo progetto è stato un gioco VR a tema Terminator per un massimo di quattro giocatori. La cosa più interessante, però, è stato il tracciamento facciale utilizzato per cercare di rendere i giochi VR più coinvolgenti rispetto a quelli offerti dalla concorrenza.
Prima di iniziare a riprodurre una delle esperienze di Spaces, il viso dell’utente veniva scansionato da una fotocamera montata a parete. Questi dati venivano quindi sovrapposti al proprio avatar in-game. Il sistema potrebbe non essere stato particolarmente accurato, ma ha aggiunto un altro livello di fedeltà oltre all’esperienza VR tradizionale.
Quando, poi, il COVID-19 ha costretto i più a casa, Spaces ha ha utilizzato la sua tecnologia di scansione del viso per costruire una piattaforma per scansionare il proprio viso e posizionarlo su un avatar virtuale, per farlo apparire in una videochiamata Zoom, così da presentarsi come una versione cartoon di te stesso.
Dato l’interesse di Apple per la scansione facciale e gli avatar stile cartone animato – leggasi memoji – sembra che non manchino le ragionidi Apple per acquistare Spaces. Forse userà il team di Spaces per rafforzare i suoi sforzi esistenti sul palco VR / AR, o sfruttare la tecnologia per migliorare FaceTime con personaggi virtuali.
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