Apple ha acquistato Embark, una società specializzata nel settore dei trasporti pubblici. Come già nel caso di HopStop, e prima ancora di Locationary, l’obbiettivo di Apple è quello di migliorare i servizi di Mappe, l’applicazione che ha preso il posto di Google Maps, e che ha tra i suoi punti deboli proprio l’assenza di informazioni sui trasporti pubblici.
HopStop e Embark sono due realtà piuttosto differenti; l’azienda acquistata in luglio puntava molto su un sito Internet nel quale si trovavano dettagli sui percorsi da seguire in taxi, a piedi o con un mezzo pubblico, Embark ha invece creato una serie di applicazioni iOS specificatamente dedicate ai trasporti pubblici, con informazioni sulle fermate, sui percorsi, sui tempi di transito, corredate di mappe.
Embark era finita al centro dell’attenzione lo scorso autunno quando Apple aveva sostituito Maps di Google con le sue mappe, cancellando così la possibilità di consultare i percorsi dei mezzi pubblici. In pochi giorni le applicazioni dell’azienda americana avevano fatto un enorme balzo avanti nei download (100mila in una settimana), nonostante la focalizzazione sulle sole città americane e il ridotto numero di città coperte. Questo ha certamente messo al centro dell’attenzione del mercato e quindi anche di Apple, i suoi servizi ed applicazioni. La cessione potrebbe essere stata favorita, dice Jessica Lessin protagonista dello scoop, dal fatto che il business plan di Embark non è andato a buon fine, nonostante investitori di un certo livello tra cui anche il gruppo BMW che ha un ramo che cerca aziende interessanti nel campo del mobile su cui puntare.
Apple ha confermato di avere acquistato Embark con la consueta minimalista formula («acquistiamo di tanto in tanto piccole aziende e non discutiamo generalmente lo scopo delle nostre operazioni»); un primo effetto dell’incorporazione di Embark è stata la sparizione delle applicazioni Android. Quelle iOs continuano invece ad essere disponibili.