Apple ha ufficialmente annunciato l’acquisizione di Chomp, piccola start-up di San Francisco per la somma di 150 milioni di dollari. Praticamente sconosciuta al grande pubblico, Chomp si è fatta notare su App Store e anche tra gli investitori della Silicon Valley per un intelligente motore di ricerca che permette agli utenti di navigare meglio nel sempre più affollato universo delle App grazie ad algoritmi proprietari. Grazie a questi ultimi il motore di Chomp è in grado di comprendere quello che un’app svolge e il campo di applicazione reale, offrendo una ricerca più mirata ed efficiente per gli utenti. Queste sono anche le funzioni offerte dall’app Chomp disponibile gratis per iPhone.
Dopo alcune ore dalla diffusione delle prime indiscrezioni sull’avvenuta acquisizione da parte di Apple, il colosso di Cupertino ha ufficialmente confermato l’operazione con un comunicato riportato da AllThingsD. Come sempre in questi casi la Mela non ha fornito ulteriori dettagli su come verrà messa in pratica l’acquisizione, sulla destinazione dei circa 20 ex dipendenti di Chomp infine senza precisare come la tecnologia di Chomp verrà implementata nell’eco-sistema della Mela. In questo caso però la destinazione e lo scopo dell’acquisizione lasciano pochissimi dubbi: il motore di ricerca di Chomp in grado di riconoscere ciò che fanno realmente le app sarà con ogni probabilità integrato nel sistema iTunes Store e App Store per offrire ricerche migliori e più mirate agli utenti. La scelta di Apple risulta in linea con esigenze già manifestate da diversi mesi: con l’aumentare esponenziale del numero delle app disponibili, attualmente poco meno di 600mila su App Store, ricercare e individuare quelle desiderate non è un compito semplice.
Vale la pena notare che le funzioni di Chomp sono disponibili anche per Android: la presenza sui due negozi di App più affermati era perfettamente logica per una start-up in sviluppo. Ora con l’acquisizione da parte di Apple è praticamente scontato che l’engine di Chomp verrà progressivamente separato dal mondo Android per essere proposto come funzione supplementare esclusiva per gli utenti dei dispositivi iOS della Mela.