Apple accusa Samsung di aver acquistato due brevetti al solo scopo di attaccare Cupertino e difendersi in tribunale. Secondo i legali di Apple, non solo Samsung non ha sviluppato internamente le tecnologie dei due brevetti contestati, uno per le videochiamate e l’altro per le fotogallerie, ma la multinazionale sud coreana avrebbe acquistato i due brevetti in questione al solo scopo di difendersi da Apple e contrattaccare in tribunale.
La tesi sostenuta dai legali di Cupertino, riportata da 9to5Mac, è emersa in una delle ultime sedute in tribunale nel secondo processo Apple contro Samsung, in risposta alla presentazione da parte degli esperti chiamati da Samsung per quantificare le richieste danni di Samsung per i due brevetti contestati. Ricordiamo che Apple contesta a Samsung la violazione di 5 brevetti: elementi di un messaggio di testo che diventano link, sincronizzazione in background dei dati, ricerca universale in Siri, funzione di autocompletamento del testo infine la funzione scorri per sbloccare. Dall’altra parte Samsung contesta l’uso non autorizzato da parte di Apple di solamente 2 brevetti: uno legato alla trasmissione video per le comunicazioni tramite FaceTime e l’altro per l’organizzazione di foto e video all’interno di una fotogalleria.
Da parte di Samsung complessivamente è stata avanzata la richiesta per 6,9 milioni di dollari di danni, di cui la stragrande maggioranza, pari a 6,78 milioni di dollari, per il brevetto video, mentre solo 158.400 dollari per il brevetto sulle fotogallerie.
La difesa di Apple non si è fatta attendere: Samsung ha acquistato il brevetto Hitachi sulle fotogallerie nel 2011, per una tecnologia che era stata inventata e depositata nel 1997. Gli esperti chiamati a testimoniare da Apple hanno però dichiarato che il sistema Hitachi è obsoleto e non ha nulla a che vedere con la funzione integrata in iOS: nel primo infatti l’organizzazione era creata in base a semplici liste, mentre le fotogallerie di iPhone e iPad che includono foto e video e le eleganti funzioni con gesture per navigarle non potevano essere sviluppate all’epoca del brevetto.
Il secondo brevetto sulla trasmissione video invece è stato acquistato da Samsung nel 2010 per la somma di 2,39 milioni di dollari, corrisposti all’inventore che ha depositato la tecnologia. L’acquisto di Samsung corrisponde con il lancio da parte di Apple delle chiamate video FaceTime su iPhone 4, una coincidenza che secondo i legali di Cupertino conferma la tesi secondo cui l’acquisto è stato effettuato al solo scopo di premunirsi contro le possibili azioni legali di Apple. In risposta alle accuse di Samsung, Apple ha chiamato a testimoniare Roberto Garcia che ha dichiarato che il protocollo FaceTime è stato interamente sviluppato all’interno di Apple e deriva da migliaia di linee di codice inizialmente create per Game Center.
La difesa di Apple contro le accuse avanzate da Samsung procederà per il resto di questa settimana, mentre lunedì le due parti presenteranno le argomentazioni di chiusura: successivamente la giuria si ritirerà per deliberare sulla seconda causa Apple contro Samsung.