Il Center for Hearing and Communication (CHC) ha premiato Apple con il Premio per i diritti umanitari intitolato a Eleanor Roosevelt per i suoi sforzi nella creazione di prodotti accessibili e lo sviluppo di tecnologie dedicate a persone con disabilità. Sarah Herrlinger, Senior Director di Cupertino responsabile Global Accessibility Policy and Initiatives, ha ritirato il premio per conto di Apple nel corso dell’annuale evento denominato “The Feast”.
Prima della premiazione, Herrlinger ha risposto ad alcune domande di Laurie Hanin, direttore esecutivo di CHC, ribadendo l’impegno e i principi di Apple in materia di accessibilità, evidenziati in diverse occasioni da Tim Cook, manager di Apple e anche in alcuni video promozionali.
Herrlinger ha spiegato che l’inclusione è un valore che è stato sempre importante per Apple «I nostri prodotti devono ridurre le barriere consentendo di fare semplicemente cose indipendentemente dalle proprie capacità». «È un’attività per la quale siamo sempre all’opera» ha riferito ancora la manager, «Ma è esattamente il tipo di sfida ingegneristica e in termini di design per le quali Apple è nata».
In Apple, ha spiegato ancora Herrlinger, l’accessibilità è vista come un diritto e non una caratteristica da spuntare in un elenco di conformità. L’azienda da sempre integra funzionalità legate all’accessibilità nei suoi prodotti con strumenti come VoiceOver – un lettore di schermo con supporto plug-and-play per i display braille – e l’integrazione a livello di sistema di controlli che consentono di interagire al meglio con macOS e iOS, continuando a migliorare l’esperienza d’uso di utenti che convivono con problemi legati alla perdita dell’udito.
Per Apple, gli investimenti effettuati nell’accessibilità sono visti come un segno di rispetto nei confronti dei clienti, ha spiegato ancora Herrlinger. La dirigente ha evidenziato ancora specifici accorgimenti negli store per le persone audiolese, spiegando che i negozi della Mela sono dotati di kit audio che è possibile sfruttare nei workshop didattici, alcuni dei quali sono dedicati – tra le altre cose – all’accessibilità. I clienti che, inoltre, hanno bisogno di un interprete del linguaggio dei segni possono fare richiesta programmando l’appuntamento prima della visita allo store.
L’evento di presentazione dei nuovi iPad Pro e Mac mini, è stato trasmesso in live streaming sui videowall che si trovano in vari Apple Store; le trasmissioni erano sottotitolate in tempo reale. Da uno dei palchi della Brooklyn Academy of Music un interprete, visibile da ogni punto della sala, ha tradotto nel linguaggio dei segni tutti gli annunci e le novità presentate durante il keynote di Apple.Herrlinger ha spiegato che Apple è “solo all’inizio” per quanto riguarda l’accessibilità, indicata sempre con la “A” maiuscola nel materiale promozionale dell’azienda. «Una delle cose fantastiche nell’ecosistema Apple è il modo con il quale terze parti possono creare app in grado di raggiungere centinaia di milioni di persone in tutto il mondo» ha detto ancora Herrlinger.
«Lo abbiamo visto con app sulle quale facciamo affidamento ogni giorno, dedicate sia ai non udenti, sia a chi ha un udito ridotto, notando molto entusiasmo tra gli sviluppatori che sempre più abbracciano l’accessibilità come parte del processo di progettazione delle loro app».
Lo scorso anno Apple ha rinnovato l’home page di tutti i suoi siti web nel mondo, Italia inclusa, per evidenziare le numerose funzioni di accessibilità incluse di serie in iPhone, iPad, Mac e Watch che semplificano l’uso e la vita di tutti i giorni per le persone diversamente abili.