La ricetta Apple per migliorare i propri servizi consiste nel riunire tutti i team cloud e Internet, adottare gradualmente la piattaforma cloud Pie e il sistema di gestione foto denominato McQueen. I dettagli sono indicati da Bloomberg che svela un intenso piano di riorganizzazione interna e rilocazione, oltre che di impiego di soluzioni proprietarie, con il duplice obiettivo di accelerare la crescita dei servizi cloud e Internet e ridurre la dipendenza da Amazon e Google.
La principale novità è la decisione di Apple di riunire diversi team web e cloud, finora sparsi in vari uffici a Cupertino e Sunnyvale, sembra su una indicazione direttamente proveniente da Tim Cook. I team in questione sono quelli di Siri, Mappe, iCloud, Apple Pay, Apple News e anche alcune sezioni di iTunes e Apple Music la maggior parte dei quali sarà destinata allo storico Campus 1 di Cupertino.
Mentre fino a oggi il nuovo mastodontico Apple Campus 2, ancora in completamento, sembrava destinato ai nuovi assunti e ai nuovi uffici dei dirigenti top, Il Ceo di Cupertino sembra abbia preferito sfruttare il nuovo spazio ufficio extra per riorganizzare meglio i team esistenti.
Così ora si prevede che invece dei 13.000 dipendenti attesi in Apple Campus 2 ce ne saranno diverse migliaia in più. Questo sarà possibile con la riorganizzazione degli spazi attualmente in corso e la riduzione degli uffici dei manager che saranno assegnati solo a quelli di livello senior vice president, ma non ai livelli inferiori come inizialmente previsto. La stragrande maggioranza dei dipendenti invece lavorerà fianco a fianco su lunghe panche e scrivanie in open space.
Da mesi circolano voci sulla volontà di Apple di ridurre la propria dipendenza dai servizi cloud di Amazon, Google e Microsoft: ora arrivano nuove conferme. Cupertino avrebbe già avviato la migrazione di alcune parti dei propri servizi cloud, inclusi Siri, iTunes Store e Apple News, sulla piattaforma cloud proprietaria indicata con il nome Pie. Invece per conservare e gestire le foto Apple ha sviluppato internamente la soluzione battezzata McQueen. Anche in questo caso si tratta di una ulteriore conferma: negli scorsi mesi il nome McQueen era emerso da report che indicavano il desiderio di Cupertino di ricorrere sempre meno ai server Amazon e Google.
Negli ultimi mesi il fatturato del settore servizi di Apple è aumentato in modo consistente: nel giro di pochi trimestri potrebbe addirittura superare il fatturato dei Mac o di iPad. Ridurre i bug, estendere le funzioni ed introdurne di nuove e aumentare il controllo sulla propria struttura cloud sono diventati obiettivi primari per Cupertino.