Come Apple aveva già anticipato lo scorso anno, le app reader, in altre parole tipo Netflix, Spotify e simili, ora possono includere un collegamento, un link che rimanda al sito web dello sviluppatore o del servizio, per permettere agli utenti di effettuare pagamenti esterni, oltre che per configurare o gestire un account.
Lo ha comunicato Apple agli sviluppatori spiegando che le app di tipo reader possono mostrare link per la registrazione all’esterno di App Store. Gli sviluppatori di app che offrono servizi come ad esempio la visione di film in streaming possono quindi mostrare un link che consente all’utente di registrare un account, una opzione che in precedenza non era possibile.
Il cambiamento si riflette nelle modifiche alle regole di App Store. Apple spiega che app-reader che richiedono l’accesso a contenuti in abbonamento (es. giornali, riviste, libri, audio, musica e video) possono permettere la creazione di account per piani gratuiti e funzionalità per la gestione degli account agli utenti esistenti. È inoltre possibile indicare link a siti web esterni per i quali si è ovviamente responsabili per consentire di creare o gestire account.
Apple considera reader le app che consentono di fornire contenuti digitali, come ad esempio giornali e applicazioni per lo streaming video. Il cambiamento nelle regole di Apple è stato introdotto in conseguenza di una controversia con la Commissione per la concorrenza leale (Fair Trade Commission) giapponese: la multinazionale di Cupertino ha deciso di applicare questa modifica in tutto il mondo. Le app reader non possono in ogni caso offrire acquisti in-app da siti esterni, e acquisti di altri servizi.
A settembre dello scorso anno Apple ha parzialmente aperto ai pagamenti esterni per alcune app di App Store. L’apertura era arrivata in seguito all’accordo siglato con la JTFC giapponese, ma Apple aveva fatto sapere che avrebbe applicato il cambiamento a livello mondiale per tutte le app reader presenti su App Store.