Apple avrebbe richiesto a Samsung e TSMC una riduzione dei prezzi di Apple A9, per le forniture dei processori next gen destinati agli iPhone e iPad di prossima generazione in arrivo questo autunno. Entrambi i costruttori hanno stabilimenti e impianti già pronti per produrre chip con processo FinFET a 14/16 nanometri, impiegato anche per Apple A9 ma, secondo quanto riportato da DigiTimes questa settimana, le variazioni richieste da Cupertino potrebbero finire con l’avvantaggiare Samsung.
Samsung sembra ancora una volta il costruttore più determinato nell’ottenere la maggior parte delle commesse da parte di Cupertino, avendo già accettato la riduzione di prezzo ed offrendo anche gran parte dei servizi annessi alla produzione in via gratuita mosse che, secondo gli addetti ai lavori, permetteranno alla multinazionale sud coreana di aggiudicarsi gran parte degli ordinativi di Apple A9.
Viceversa TSMC sembra tradizionalmente meno propensa ad accettare tagli di prezzo, strategia che secondo gli osservatori potrebbe causare una riduzione delle commesse di Apple e in generale una riduzione complessiva dei volumi di produzione previsti in agosto. Il più grande costruttore indipendente di chip e processori al mondo aveva inizialmente previsto un volume di 30.000 wafer per il processo FinFET a 16 nanometri, totale che potrebbe scendere a 20.000 wafer al mese nel caso venissero ridotti gli ordinativi di Apple.