Non solo Apple A8 è già in produzione negli stabilimenti di TSMC ma sarà un processore estremamente potente: oltre all’architettura a 64 bit offrirà quattro core per le unità di calcolo centrali e anche quattro core per le GPU addette alle elaborazioni grafiche. E’ questo quanto riporta una nuova indiscrezione pubblicata dal Taiwan Commercial Times.
La tabella di marcia di Cupertino è rimasta praticamente invariata da anni: per ogni nuova generazione di iPhone e iPad, lanciati da settembre in poi, Apple ha integrato un processore di nuova generazione o, quanto meno, una versione sensibilmente potenziata. Anche se la progressione di Cupertino risulta piuttosto prevedibile, non risulta altrettanto facile filtrare le anticipazioni attendibili da quelle false o semplicemente non accurate.
In particolare quest’ultima anticipazione è l’ultima di una lunga serie, finora nessuna delle quali è stata confermata, secondo cui Apple avrebbe siglato un accordo con TSMC per la produzione di processore Apple Ax. Non solo: la produzione che inizialmente era prevista per l’avvio nel secondo trimestre, sarebbe addirittura già cominciata il mese scorso, con processo a 20 nanometri.
Il largo anticipo sembra sia voluto da Apple per assicurarsi un rifornimento adeguato di processori in preparazione dei nuovi lanci di iPhone: per quest’anno a settembre le ipotesi ruotano attorno a due modelli, entrambi con schermi di grandi dimensioni, fino a sfiorare i 5 pollici di diagonale. Incaricando infine TSMC per realizzare Apple A8, Cupertino punterebbe a ridurre la propria dipendenza da Samsung, fino a oggi unico fornitore confermato di tutti i processori di iPhone e iPad.
Per tutte le ragioni fin qui esposte l’avvio di produzione di Apple A8 e tutti i dettagli oggi riportati sono da accogliere con una buona dose di cautela. La prova definitiva che il passaggio di consegne tra Samsung e TSMC sia realmente avvenuto si potrà solo avere quando in circolazione saranno avvistati processori Apple Ax con serigrafie e codici che rimandano al costruttore di Taiwan. Fino a questo momento tutti gli indizi portano sempre agli stabilimenti di Samsung.
